cospito
6:45 pm, 24 Febbraio 23 calendario

Ricorso respinto, Cospito resta al 41 bis

Di: Redazione Metronews
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Resta al 41bis l’anarchico Alfredo Cospito.

Lo ha deciso la Corte di Cassazione respingendo il ricorso presentato dalla difesa.

La Cassazione su Cospito

La decisione è arrivata al termine della camera di consiglio dei supremi giudici della prima sezione penale. L’anarchico in sciopero della fame da quattro mesi resta dunque al 41bis.
I supremi giudici, che hanno rigettato il ricorso della difesa di Cospito, non hanno accolto la richiesta della procura generale che nella requisitoria scritta aveva chiesto di annullare con rinvio per un nuovo esame l’ordinanza del tribunale di Sorveglianza di Roma del 1 dicembre 2022 che aveva confermato il 41bis per l’anarchico. “Emerge nella motivazione dell’ordinanza impugnata – scriveva il pg Pietro Gaeta – una carenza di fattualità in ordine ai momenti di collegamento con l’associazione, che lascia sopravvivere la stigmatizzazione difensiva secondo cui la condizione interclusiva speciale fosse giustificata solo dalla necessità di contenimento dell’estremismo ideologico”.

La Cassazione ha anche  condannato il ricorrente al pagamento delle spese processuali.

Il legale: “Una condanna a morte”

La sentenza con cui la Cassazione ha confermato il 41 bis ad Alfredo Cospito «è una condanna a morte» per il legale Flavio Albertini Rossi che nei giorni scorsi è andato a trovarlo all’ospedale San Paolo in diverse occasioni. Alfredo Cospito aveva detto che, in caso di pronuncia negativa per lui della Cassazione, avrebbe smesso con gli integratori che aveva ricominciato ad assumere dopo il parere favorevole del pg della Suprema Corte, Pietro Gaeta, alla revoca del 41 bis. Grazie agli integratori alcuni suoi valori, arrivati a soglie minime pericolose per la sua salute, erano migliorati. Cospito è in sciopero delle fame dall’ottobre del 2022. «Leggendo i pareri favorevoli della Dna, Dda, Dap inviati al Ministro avevamo capito che la decisione ministeriale fosse stata politica e non giuridica. Dopo la lettura della requisitoria del pg Gaeta pensavamo che il diritto potesse tornare ad illuminare questa buia vicenda. La decisione di questa sera dimostra che ci sbagliavamo» ha commentato l’avvocato Flavio Rossi Albertini,

24 Febbraio 2023
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