Caso Superlega
4:26 pm, 15 Dicembre 22 calendario
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Superlega, l’avvocatura Ue boccia il ricorso di Juve, Real e Barça

Di: Redazione Metronews
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«Le regole Fifa-Uefa in base alle quali qualsiasi nuova competizione è soggetta ad approvazione preventiva sono compatibili con il diritto della concorrenza dell’Unione Europea». Questo il parere espresso dall’avvocatura generale della Ue in merito alla vicenda Superlega e al ricorso presentato da Juventus, Real Madrid e Barcellona, le società (rappresentate dalla società A22) sostenitrici del progetto Superlega (nella foto Lapresse, Ceferin, n*1 Uefa, premia Ancelotti del Real Madrid)

Superlega, il parere (non vincolante) dell’Avvocatura Ue

Il legale dell’avvocatuta generale, Athanasios Rantos, ha affermato che mentre gli organizzatori della Super League avevano il diritto di istituire una competizione indipendente «al di fuori dell’ecosistema Uefa e Fifa, non possono tuttavia, parallelamente alla creazione di tale competizione, continuare a partecipare alle competizioni calcistiche organizzato dalla FIFA e dalla Uefa senza la preventiva autorizzazione di tali federazioni». Gli avvocati generali forniscono regolarmente assistenza legale alla Corte di giustizia. I loro pareri non sono vincolanti per il tribunale lussemburghese, ma vengono seguiti nella maggior parte dei casi.

L’azione di Juventus, Real Madrid e Barcellona. Nel 2023 la sentenza

Il caso è stato discusso a luglio in tribunale dopo il fallimento della Superlega al lancio nell’aprile 2021. Ma la società formata da 12 club ribelli – ora guidati da Real Madrid, Barcellona e Juventus – ha avviato un’azione legale e la Corte di giustizia è stata chiamata a pronunciarsi su questioni di diritto dell’UE da un tribunale di Madrid. I club hanno accusato la Uefa di presunti abusi di posizione dominante sul mercato da parte del suo controllo delle competizioni calcistiche che violano il diritto europeo. La difesa della UEFA consisteva nel proteggere il ruolo organizzando competizioni in una struttura piramidale aperta a tutti e finanziando il calcio di base. La sentenza definitiva è attesa per il prossimo anno. Si tratta della decisione sportiva più attesa del tribunale dalla cosiddetta sentenza Bosman del 1995. Quel caso ha ribaltato il sistema di trasferimento del calcio.

La reazione positiva di Uefa, Fifa, Liga e Eca

Entusiastica la reazione che la Uefa affida a una nota ufficiale: «La Uefa accoglie con grande favore l’inequivocabile parere odierno che raccomanda una sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea a sostegno della nostra missione centrale di governare il calcio europeo, proteggere la piramide e sviluppare il gioco in tutta Europa». Analoga soddisfazione è stata espressa dalla Fifa («accoglie con favore l’opinione emessa oggi dall’avvocato generale Rantos della Corte di giustizia europea in cui conferma la posizione e la legittimità della Fifa e della Uefa nell’approvare qualsiasi nuova competizione calcistica»), dalla Liga spagnola («La Liga, assieme ad altri campionati europei, continuerà a lottare per il diritto delle istituzioni europee di legiferare efornire protezione legale per l’attuale modello di calcio europeo») e dalla Eca, l’associazione dei club europei che un tempo era guidata da Andrea Agnelli: «Il parere emesso oggi dall’avvocato generale della Corte di giustizia Rantos propone un netto rifiuto degli sforzi di pochi per minare le fondamenta e il patrimonio storico del calcio europeo per molti».

La A22 sulla Superlega: «La Uefa non limiti l’accesso al mercato»

Di diverso parere la società A22 che rappresenta i club della Superlega: «La Uefa è l’organizzatore dominante di tutte le principali competizioni interclub e ha una responsabilità speciale per garantire che a terzi non venga indebitamente negato l’accesso al mercato. I criteri devono consentire di stabilire le condizioni di accesso al mercato in modo chiaro, obiettivo e dettagliato, per dare a qualsiasi organizzatore di competizioni di terze parti una visibilità sufficiente della procedura da seguire e delle condizioni da soddisfare per l’accesso al mercato. Se le condizioni sono soddisfatte, l’accesso al mercato non dovrebbe essere rifiutato in linea di principio»

15 Dicembre 2022
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