Ecomafia 2022
3:48 pm, 15 Dicembre 22 calendario

Ecomafie, un bottino da 8,8 miliardi. Cemento e rifiuti sempre al top

Di: Redazione Metronews
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Ecomafie, un bottino da 8.8 miliardi. Cemento e rifiuti sempre al top. Le ecomafie «continuano ad affondare le loro radici nell’ambiente, spinte da interessi trasversali in cui si intrecciano sempre di più criminalità ambientale, economica e organizzata in un triangolo perfetto». È l’allarme lanciato da Legambiente con il report «Ecomafia 2022», realizzato con il sostegno di Novamont e presentato stamane a Roma. «Il risultato – spiega l’associazione – è un attacco diretto, nudo e crudo, grazie anche ad una spinta maggiore della corruzione e degli illeciti amministrativi». Attacco che si traduce «da una parte in ferite insostenibili per l’ambiente, la cui tutela dallo scorso febbraio è entrata tra i principi fondamentali della Costituzione italiana, e dall’altra in un ‘bottinò d’oro per gli ecomafiosi che nel 2021 hanno fatturato 8,8 miliardi di euro».

Ecomafie, un bottino da 8.8 miliardi. Cemento e rifiuti sempre al top

Una media di quasi 84 al giorno, circa 3,5 ogni ora: nel 2021 i reati contro l’ambiente hanno superato complessivamente quota 30 mila (accertati 30.590), «un dato preoccupante e che continua a restare alto», nonostante la flessione del 12,3% rispetto al 2020: crescono invece gli arresti, 368 nel 2021, l’11,9% in più rispetto all’anno precedente. Quasi il 44% si concentra in Campania, Puglia, Calabria e Sicilia. A livello provinciale, Roma prima per ecoreati 59.268 gli illeciti amministrativi monitorati per la prima volta. A pesare la mano della corruzione.

Le filiere illegali

Il ciclo illegale del cemento guida nel 2021 la ‘classificà delle filiere illegali con 9.490 reati (31% del totale), seguito da quello dei rifiuti (8.473) che registra anche il maggior numero di arresti, ben 287 (+25,9% rispetto al 2020) e di sequestri (3.745, il 15% in più) e dai reati contro la fauna (6.215). Impennata dei reati contro il patrimonio boschivo – 5.385 tra incendi colposi, dolosi e generici (+27,2%) con una superficie colpita dalle fiamme di oltre 159 mila ettari (+154,8% sul 2020) – e quelli contro il patrimonio culturale, con l’aumento dei furti di opere d’arte, che arrivano a quota 603 (+20,4%). Le inchieste contro i traffici illeciti di rifiuti monitorate da Legambiente nel 2021 sono state 38, contro le 27 dell’anno precedente, mentre nei primi sette mesi di quest’anno si è arrivati a quota 17.

Regioni e province colpite dalle ecomafie

Campania, Puglia, Calabria e Sicilia sono le quattro regioni a tradizionale presenza mafiosa che subiscono il maggiore impatto di ecocriminalità e corruzione. Qui si concentra il 43,8% dei reati accertati dalle forze dell’ordine e dalle Capitanerie di porto, il 33,2% degli illeciti amministrativi e il 51,3% delle inchieste per corruzione ambientale sul totale nazionale. Tra le regioni del Nord la Lombardia si conferma quella con il maggior numero di illeciti ambientali (1.821 reati, pari al 6% del totale nazionale e 33 arresti). Crescono i reati accertati in Liguria, ben 1.228, che scala cinque posizioni, arrivando al nono posto. A livello provincialeRoma, con 1.196 illeciti ambientali, scalza nel 2021 dalla prima posizione Napoli (1.058), che viene superata di misura anche da quella di Cosenza (1.060). Di fronte a questo quadro complessivo, c’è da dire che nel 2021 le forze dell’ordine hanno applicato per ben 878 volte i delitti contro l’ambiente (legge 68/2015). 292 i beni posti sotto sequestro per un valore complessivo di oltre 227 milioni di euro. Il delitto in assoluto più contestato è quello di inquinamento ambientale, con 445 procedimenti penali, ma il maggior numero di ordinanze di custodia cautelare è scattato per l’attività organizzata di traffico illecito di rifiuti, con 497 provvedimenti.

Le richieste di Legambiente: “Al Governo Meloni indichiamo le nostre dieci proposte per rendere più efficace l’azione dello Stato partendo dall’approvazione di quelle riforme che ancora mancano all’appello, anche in vista della nuova direttiva europea sui crimini ambientali”.

15 Dicembre 2022
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