Concerti
10:17 am, 7 Dicembre 22 calendario
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De l’intérieur viaggio in fisarmonica alla Pelanda

Di: Redazione Metronews
De l'intérieur
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Per la rassegna Nuova Consonanza due concerti da non mancare il 10 e l’11 dicembre al Mattatoio La Pelanda di Roma (piazza Orazio Giustiniani). Il 10 De l’intérieur  e l’11 dicembre alle 20 Images from far, concerto per strumenti ed elettronica con il Syntax Ensemble diretto da Pasquale Corrado.

De l’intérieur viaggio sonoro in fisarmonica

De l’intérieur presenta un unico viaggio sonoro nelle profondità della fisarmonica microtonale XAMP, condotto mediante l’esplorazione di diversi linguaggi musicali. La fisarmonica microtonale XAMP è stata ideata da Fanny Vicens e Jean-Etienne Sotty a partire da un rinnovamento dello strumento classico. Con l’intento di esacerbarne il potenziale sonoro per incontrare e far proprio il suono elettronico. Con due brani acustici – tra i quali una prima mondiale di Gabriele Manca – e quattro brani con elettronica, lo strumento sarà auscultato, radiografato, sublimato.

Anni di esperienza su questo strumento hanno permesso a Fanny Vicens di sviluppare una nuova forma di virtuosismo, che entra in vibrazione con il suo specchio elettronico. Combinare la fisarmonica con l’elettronica, infatti, apre la strada a soluzioni variegate, che permettono al suono di rivelarsi, di mettere in vibrazione le sue viscere e affermare la sua natura nascosta. I suoni ottenuti saranno a volte conosciuti, familiari, persino rassicuranti, ma potranno risultare improvvisamente inauditi, sconcertanti o esasperanti.

Nel percorso proposto risuoneranno diverse suggestioni musicali: dalla sensorialità ispirata al Giappone proposta da Régis Campo, passando per le tessiture vicine alle arti pittoriche evocate da Luciano Leite Barbosa, agli accenti della musica medievale spagnola di Aurélio Edler-Copes o agli echi lontani di una ninna nanna catalana nel brano di Núria Giménez Comas, fino ad arrivare ai gesti elettro-giocosi e alla sferzata di energia che percorreranno il lavoro di Oren Boneh a conclusione del concerto. In Con forza elementare di Gabriele Manca, presentato in prima esecuzione assoluta, la musica entra in relazione con le dinamiche dell’ascolto e con le ragioni più nascoste degli affetti.

Gabriele Manca, Con forza elementare

«Se dovessimo ascoltare un brano di musica seguendone la struttura formale, l’architettura, la logica dei pesi e contrappesi, delle condizioni di equilibrio, non riusciremmo – spiega Manca – a far altro che ricostruire, forse a memoria, e confidando in una buona facoltà di “immagazzinamento” delle immagini sonore, una composizione solo a posteriori.  Da “morta”, quando non ne esiste più traccia nell’aria. Deduciamo dunque che la musica non esisterebbe nel momento della sua manifestazione sensoriale.

Nei miei ultimi lavori una nuova idea di “stringa” di ascolto porta con sé il principio di una non-forma. Di uno svolgimento sonoro ed esistenziale che “è” esattamente nel momento in cui l’aria vibra, senza il soccorso della memoria che dà la forma. Un’idea non molto lontana da quel pensiero che vuole affondare le sue radici nelle ragioni più profonde e più primitive degli “affetti”. “Per dada, l’arte era una delle forme, comuni a tutti gli uomini, di quell’attività poetica la cui radice profonda si confonde con la struttura primitiva della vita affettiva” (cit. Tristan Tzara). Quando ascoltiamo, ascoltiamo quindi il nostro ascoltare e il nostro sentire primitivo, di umani. “La luce penetrava con forza elementare…” (Andrej Platonov, da “Il vento delle immondizie”). Il brano è dedicato a Fanny Vicens». 

7 Dicembre 2022
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