La nuova Italia prende forma in Albania

Albania-Italia. Stasera alle 20.45 l’Italia scenderà in campo a Tirana per la prima di due amichevoli contro l’Albania e l’Austria. Ma è davvero difficile, con il Mondiale alle porte, non pensare a quel che avrebbe potuto essere e non è stato, lì in Qatar. «È da marzo che la vivo abbastanza male» ha detto il ct azzurro Roberto Mancini. «Meritavamo di andare, ma purtroppo abbiamo sbagliato le occasioni a disposizione. Il calcio è anche questo, e ora non possiamo più fare nulla. Una Coppa del Mondo senza l’Italia è diversa, dobbiamo lavorare nel modo giusto per fare in modo che non accada di nuovo».

Italia in Albania per ricominciare
Mancini vuole inaugurare un nuovo ciclo. Ricostruire dalla macerie (e stasera in Albania tornano Chiesa e Zaniolo, per esempio). Ma soprattutto vuole ripartire dal senso di appartenenza che avevamo visto nell’Italia degli ultimi Europei. «Così come siamo riusciti a ricostruire una squadra e un gruppo che è stata la nostra forza agli Europei, possiamo farlo ancora, penso che i ragazzi sappiano che ci vuole un senso di appartenenza enorme». Questa sera sarà importante per le statistiche. Mancini si appresta a tagliare il traguardo delle 56 panchine in azzurro, eguagliando Marcello Lippi e Cesare Prandelli: davanti restano Vittorio Pozzo (95) ed Enzo Bearzot (88). «Speriamo di farne di più anche se per arrivare a quei due è abbastanza lunga». In realtà Mancini ha ottimi probabilità di essere ancora a lungo allenatore della nazionale, perchè ha ancora una pagina bianca di storia azzurra da scrivere. Tuttavia, costretta a fare da spettatrice in Qatar, l’Italia chiuderà il suo 2022 con i test contro Albania, oggi, e Austria, domenica. «Anche se sono due amichevoli, si tratta di due partite importanti per noi, per provare qualche giocatore nuovo, giovane». Non esattamente le notti magiche che avevamo sognato ma va bene lo stesso, Mancio.

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