Milano
5:17 pm, 3 Novembre 22 calendario

Ecco come sarà il Bosco della Musica a Rogoredo che caccerà lo spaccio

Di: Redazione Metronews
condividi

«E’ uno dei pochissimi interventi di rigenerazione urbana su Milano, uno dei più importanti. Si tratta di riqualificare una zona che è diventata famosa per il degrado, il bosco della droga a Rogoredo, che diventa il bosco della musica». A dirlo è l’architetto Lorenzo Albai, uno dei soci di «Settanta 7 srl», che ha illustrato il progetto che ha vinto il concorso per il nuovo campus del Conservatorio di Milano. «Ci sarà un auditorium, una residenza universitaria, è prevista la riqualificazione di un edificio storico, la palazzina ex chimici delle ex acciaiarie Redaelli, un fabbricato dei primi del novecento, e due scuole, il Fablab e una scuola di jazz. Questo è il cuore del progetto che ha voluto il Conservatorio per il campus», ha sottolineato Albai.   Il campus sarà destinato quindi ai corsi di popular music – jazz, pop, rock – e sarà aperto alla cittadinanza, con un ricco calendario di eventi gratuiti.

Un bosco della musica

Il progetto vincitore, tra 30 che si sono presentati, costituisce un’asse fondamentale del processo di rigenerazione dell’area degradata del boschetto della droga, oggetto di interventi a vari livelli negli ultimi anni tra controlli delle forze dell’ordine ed interventi sociali. «Dovevamo cambiare il paradigma – ha aggiunto l’architetto – da bosco della droga a bosco della musica, abbiamo pensato a due temi fondamentali, uno è proprio il bosco, l’esempio delle foglie che in autunno cadono per il vento, e l’altro è la musica che è fluida, pertanto i nostri elementi sono dei padiglioni all’interno di un parco, che si muovono in maniera fluida senza offrire un corpo rigido e spigoloso e anche le facciate riprendono le nervature delle foglie. Questo è il nostro biglietto da visita per questo progetto». «La scelta di creare dei padiglioni – ha concluso Albai – e non una cortina edilizia aiuterà tantissimo la fruizione a 360 gradi di questa sede e il piano terra di tutti gli edifici è pensato proprio per permettere questa permeabilità, con tutte le funzioni più pubbliche e la possibilità di usare l’edificio non solo per un unico scopo, ma avere degli spazi flessibili».

Un campus per la popular music

Un progetto fortemente voluto dal Conservatorio che vedrà nel nuovo campus un raddoppio e un trasferimento di alcune funzioni. Anche perché in via Conservatorio si sta sempre più stretti. «Quest’anno abbiamo avuto 1400 domande per 500 posti -ha affermato Raffaello Vignali, presidente del Conservatorio – Questo ci permette di selezionare gli studenti, ma vorremmo prenderne un po’ di più perché ce ne sono tanti bravissimi. Un numero in crescita dopo il covid: pre Covid le domande erano circa 850, ora 1.400 che dice anche di una dinamicità che c’è stata in questi anni nel Conservatorio».

Il costo complessivo dell’intervento, calcolato in 47 milioni di euro, sarà coperto dai due ministeri: per 20 milioni dal Mims, per 15 milioni dal Miur – alla presentazione c’erano i neo ministri Matteo Salvini e Anna Maria Bernini e dalla Regione, con 12 milioni. L’area, di proprietà comunale, ha una superficie di oltre 13mila metri quadrati e verrà concessa in diritto di superficie gratuito per 90 anni al Conservatorio.

 

3 Novembre 2022
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo