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11:54 pm, 11 Ottobre 22 calendario

Dart ha avuto successo: l’asteroide Dimorphos ha deviato traiettoria

Di: Redazione Metronews
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La Nasa ha confermato il successo del test di difesa della Terra avvenuto il 26 settembre scorso, nel corso del quale la navicella spaziale Dart è riuscita a centrare un asteroide deviandone la traiettoria.

L’impatto di Dart con l’asteroide

Dimorphos, orbita ridotta da Dart

La navicella, ha spiegato in una conferenza stampa il capo dell’agenzia spaziale americana, Bill Nelson, ha colpito l’asteroide Dimorphos riducendo la sua orbita di 32 minuti.  Questa è «una svolta per la difesa del pianeta e una svolta per l’umanità», ha sottolineato Nelson. Sarebbe già stato «considerato un enorme successo se (la navicella) avesse ridotto l’orbita di circa 10 minuti. Ma in realtà l’ha ridotta di 32 minuti», ha aggiunto. Con questa missione, ha poi puntualizzato, «la Nasa ha dimostrato di essere seria come difensore del pianeta», ha detto.

L’ultima immagine prima dell’impatto

Dimorphos, situato a circa 11 milioni di chilometri dalla Terra al momento dell’impatto, ha un diametro di circa 160 metri e non rappresenta un pericolo per la Terra.
Se l’obiettivo rimane relativamente modesto rispetto agli scenari catastrofici di film di fantascienza come Armageddon, questa missione di «difesa del pianeta» senza precedenti, chiamata Dart, è la prima a testare una tale tecnica. Consente alla Nasa di prepararsi nel caso in cui un asteroide minacci un giorno di colpire la Terra.

Asi: “Successo storico”

“Voglio congratularmi con Bill Nelson, l’amministratore della Nasa e con i suoi team. Questo successo della sonda Dart che ha modificato la traiettoria dell’asteroide ha segnato la storia. Possiamo essere fieri. Penso che il nostro pianeta possa sentirsi più al sicuro”. Ad affermarlo è il presidente dell’Asi, Giorgio Saccoccia nel corso di una conferenza stampa organizzata dalla Nasa. Nella notte tra il 26 e il 27 settembre il satellite LiciaCube dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), costruito da Argotec, aveva portato a termine con successo i suoi obiettivi. Alle 4:23 italiane, erano arrivate infatti nel Centro di Controllo di Torino le prime foto storiche che hanno testimoniato l’impatto della sonda di Nasa Dart, contro l’asteroide Dimorphos, a 12 milioni di km di distanza.

La missione e LiciaCube

Lanciata dalla piattaforma spaziale di Vandenberg, in California, la sonda Dart è partita il 23 novembre 2021 a bordo di un razzo SpaceX Falcon 9 e ha raggiunto il suo obiettivo, il sistema Didymos, il 27 settembre 2022 all’1:14, ora italiana. «Il progetto di questa particolare e affascinante missione sembra la trama di un film – afferma Bill Nelson – ma in realtà l’umanità è stata davvero in grado, per la prima volta, di provocare, tramite una collisione volontaria di una sonda delle dimensioni di un frigorifero su un asteroide lontano, la deviazione della traiettoria di un corpo celeste. Abbiamo stimato che l’impatto di Dart sull’asteroide ha provocato una variazione di 32 minuti nel periodo orbitale dell’asteroide – continua Nelson – la missione sarebbe stata considerata un enorme successo anche in caso di un’alterazione di dieci minuti, per cui questo risultato, che deriva da una preziosa collaborazione internazionale, ci rende assolutamente fieri. Questa capacità ci pone per la prima volta nelle condizioni di poter difendere la Terra da ciò che l’Universo ci scaglierà contro».

Didymos significa gemello in greco, e rappresenta il candidato ideale per il primo esperimento di difesa planetaria dell’umanità, anche se non si trova in rotta di collisione con il pianeta, per cui non costituisce una vera minaccia per la Terra. Il sistema è formato da due corpi celesti, Didymos, l’asteroide cui il sistema deve il nome, e Dimorphos, che è stato intercettato dalla sonda Dart mentre si trovava a circa 11 milioni di chilometri dalla Terra.

La missione Dart è una dimostrazione della capacità di rispondere a una potenziale minaccia di impatto di un asteroide, se mai dovesse presentarsi l’occasione. Come parte della missione, inoltre, il sistema sarà raggiunto anche dall’italiana LiciaCube, acronimo per Light Italian Cubesat for Imaging of Asteroids, un progetto dell’Agenzia spaziale italiana che mira a testimoniare l’avvenuto impatto di Dart sulla superficie di Dimorphos. Il progetto dell’ente spaziale italiano ha inoltre l’obiettivo di studiare la formazione della nube di detriti sollevata dall’impatto, in particolare per caratterizzarne la struttura e la sua evoluzione, diretta conseguenza della struttura del materiale superficiale sull’asteroide. Da ultimo, LiciaCube potrà osservare il sito dell’impatto sulla superficie di Dimorphos, per ottenere misure della dimensione e della morfologia del cratere ed esaminare l’emisfero non impattato, per contribuire alle misure di dimensione e volume del bersaglio stesso. «Siamo assolutamente orgogliosi di aver potuto svolgere il compito di ‘reporter’, testimoniando il successo della missione – riferisce in collegamento da remoto Giorgio Saccoccia, presidente dell’Agenzia spaziale italiana – LiciaCube è dotata di due piccole camere ottiche che permettono la navigazione della sonda e allo stesso tempo hanno mostrato l’impatto di Dart su Dimorphos».

11 Ottobre 2022 ( modificato il 13 Ottobre 2022 | 0:04 )
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