la crisi energetica
10:09 am, 10 Settembre 22 calendario

Nel 2022 82 miliardi in più per le bollette. Cgia: «Spaventoso»

Di: Redazione Metronews
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Secondo una stima elaborata dall’Ufficio studi della Cgia, togliendo gli aiuti sin qui erogati, ammontano a 82,6 miliardi di euro i rincari di luce e gas nelle bollette che le famiglie e le imprese subiranno quest’anno rispetto al 2021, un cifra pari alla metà del Pil della Regione Veneto. E’ quanto si legge in una nota. Una “cifra spaventosa”che dà l’idea di quale sforzo economico gli italiani saranno chiamati a sostenere per fronteggiare la crisi energetica esplosa nel 2022. Un incremento che, comunque, è destinato a diminuire; grazie agli effetti del tanto atteso decreto Aiuti ter che il Governo Draghi approverà la settimana prossima.

Senza aiuti ancor peggio

Se, dunque, ragiona ancora Cgia, in linea puramente teorica, il Governo avesse a disposizione tutte le risorse necessarie per azzerare gli aumenti delle bollette senza ricorrere a un nuovo indebitamento, dovrebbe, per l’appunto, approvare una misura da 82,6 miliardi. In realtà, prosegue il dossier, stando alle notizie apparse in questi ultimi giorni, il nuovo decreto, proprio per non incorrere in un aumento del deficit, dovrebbe portare in dote non più di 12-13 miliardi.

 

Rincari dunque pari alla metà del Pil Veneto: come si è giunti a questa cifra monstre? Secondo la metodologia di calcolo utilizzata dall’Istat, prosegue il centro studi degli artigiani di Mestre , nell’indagine sulla spesa delle famiglie del 2021, inizialmente è stato possibile stimare il costo sostenuto dalle famiglie per l’energia elettrica e il gas, successivamente è stato aggiunto quello riconducibile alle imprese, arrivando ad un costo totale per l’anno 2021 di 80 miliardi di euro. Per l’anno 2022, invece, si è stimato un costo energetico complessivo, sempre a carico delle famiglie e delle imprese, di 207,4 miliardi di euro.
Pertanto, l’aumento del costo energetico totale 2022 su 2021 è stato di 127,4 miliardi di euro (+159 per cento). Se a questa cifra in valore assoluto sottraiamo i 44,8 miliardi di aiuti economici contro il caro bollette erogati quest’anno dal Governo Draghi, l’incremento del costo dell’energia in capo a famiglie e imprese rispetto l’anno scorso è, come evidenziato, di 82,6 miliardi.

Servono almeno 30 miliardi controlli caro bollette

Aumenti pari al gettito di Imu, Ires, Irap e bollo auto: per dare una “dimensione” dell’ammontare di questi 82,6 miliardi, Cgia stima quante tasse in meno dovrebbero pagare famiglie e aziende per compensare gli aumenti delle bollette di luce e gas. Senza nuovi aiuti, pareggerebbero il conto se quest’anno non versassero agli enti locali e all’erario il bollo auto, l’Imu, l’Ires e l’Irap. Insomma, prosegue il Report , «stiamo parlando di una cifra da far tremare i polsi» che se nelle prossime settimane non verrà sufficientemente mitigata rischia di far chiudere molte attività e di relegare in condizioni di povertà tantissime famiglie.
Con una spesa pubblica da mille miliardi, prosegue Cgia, non dovrebbe essere difficile trovarne altri 20 miliardi. Appare evidente che se vogliamo mettere in sicurezza il Paese entro la fine dell’anno bisognerà intervenire con almeno 30 miliardi di nuovi aiuti.

Cgia: necessario scostamento di bilancio

La metà circa di questa cifra sembra essere stata recuperata dal Governo Draghi senza dover ricorrere a nuovo debito. Secondo Chia, vista la gravità del momento, che non sarebbe un’”eresia” ricorrere a un nuovo scostamento di bilancio per almeno altri 15-20 miliardi, con l’assenso di Bruxelles che, nel frattempo, dovrebbe allentare i vincoli normativi sugli aiuti di Stato. Cgia ricorda che per fronteggiare la crisi pandemica in Italia, tra il 2020 e il 2021 – attraverso i ristori, i contributi a fondo perduto e i prestiti agevolati – il governo ha sostenuto famiglie e imprese con oltre 180 miliardi di euro. Ed è stato grazie a queste misure se siamo riusciti a superare quel momento così difficile.

10 Settembre 2022
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