Lars Von Trier
3:20 pm, 1 Settembre 22 calendario
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Lars Von Trier presenta il suo Riget Exodus

Di: Redazione Metronews
Lars Von Trier
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Torna Il Regno di Lars Von Trier. A 28 anni dal debutto, il regista danese porta alla 79esima edizione della Mostra di Venezia la terza e definitiva stagione della sua serie The Kingdom: Riget Exodus, ovvero The Kingdom Exodus.

Lars Von Trier combatte col Parkinson

Era il 1994, quando Von Trier, ispirato da Twin Peaks di David Lynch, presentò la prima stagione, nel 1997 la seconda, ora è la sonnambula Karen (Bodil Jørgensen) a recarsi in una notte buia e tempestosa nell’ospedale chiamato il Regno, intuendo come Un enorme organismo di carne e sangue si sia materializzato nelle stanze e nei corridoi della struttura. Saprà liberare il Regno dal suo tormento?

Assente dal Lido e collegato via Zoom, il regista danese rassicura sulle sue condizioni di salute, ovvero il morbo di Parkinson da cui è affetto: «Sto bene, direi, a parte questo tremore che è difficile da combattere. Ma mi sento meglio, un pò più stupido di quanto fossi in passato, e questo dice molto».
Sulla nuova stagione, e perché sia arrivata solo a quasi trent’anni di distanza dalla prima. «Ho avuto periodi difficili nella mia vita, progetti non partiti – spiega – perché non era facile. Per me è stato un piacere scrivere questa storia».

Riget Exodus fuori Concorso

«Avevo lavorato con Lars negli Idioti, anche lì ero Karen, e sono rimasta Karen in The Kingdom: sono la stessa donna trent’anni dopo, esperienze simili si fanno solo con Lars», dice la Jørgensen, osservando come “Riget Exodus è qualcosa di straordinario, è come un poema lunghissimo, un luogo meraviglioso dove raccontare storie. Si partorisce, si muore, e rimangono vivi gli spiriti dei personaggi: è un’esperienza spirituale guardarlo”.

Richiesto di un parere sulla corrente produzione seriale, Von Trier risponde: «Non guardo tanto la tv, mi è difficile parlare di serie oggi. Quando abbiamo fatto il primo episodio fatto avevamo pochissimi soldi e tempo, stavolta invece ci ho lavorato per tre anni e mezzo: è totalmente diverso. Ma come posso confrontare li mie stesse serie? Ovvio, mi sento più vecchio».

Lars von Trier e l’ispirazione

Ma sull’ispirazione von Trier non ha dubbi: «Ho preso dai film di Bergman e dai suoi personaggi. Ero un ammiratore di Bergman e credo abbia raggiunto il vertice della sua carriera in Fanny e Alexander».
Detto che “non sapevo che fossi malato di Parkinson quando ho cominciato a girare, gli attori non se ne erano accorti: sono felice del loro sostegno”, Von Trier svela la ricetta del nuovo The Kingdom. «Ho cercato di liberarmi di tutti i vincoli che mi imponeva la serie precedente, di creare personaggi nuovi. Non volevo fare cosa moderna, né volevo riscrivere, ma redigere la sceneggiatura è stata gioia pura. Vedrete, ci sono tanti errori, tante cose che non finiscono come avrebbero dovuto, ma spero sia un’esperienza piena di vita».

1 Settembre 2022
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