val di susa
11:39 am, 31 Luglio 22 calendario

No Tav, caccia a chi ha attaccato il cantiere. “Ora basta, reazione dura”

Di: Redazione Metronews
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La polizia di Torino è al lavoro anche sui filmati per identificare gli antagonisti No Tav che ieri, dopo il corteo in Val di Susa organizzato nell’ambito del Festival Alta Felicità, a volto coperto ha attaccato il cantiere di San Didero causando 14 feriti tra i poliziotti.

Per aggredire le forze dell’ordine sarebbero stati utilizzati pietre, fionde e tubi da lancio per petardi e bombe carta.

“Organizzazioni criminali come Askatasuna”

«Una guerra senza fine con l’unico scopo di perpetrare una violenza fine a se stessa. Auspichiamo che i ragazzi e le ragazze del Friday condannino questi episodi. Chi ha a cuore ambiente e territorio prenda le distanze da organizzazioni criminali come Askatasuna, che speculano sulle battaglie ecologiche e sociali». Ad affermarlo sono Nadia Conticelli, capogruppo Pd al Comune di Torino e Marcello Mazzù, segretario metropolitano Pd Torino.

“Basta Festival alta felicità, solo pretesto per guerriglia No Tav”

«Il tunnel ferroviario della linea Torino Lione è ormai realtà – spiegano – nel pieno di una emergenza ambientale senza precedenti il trasporto su ferrovia è una esigenza imprescindibile». «Invece si continua a favorire il trasporto su Tir in autostrada – proseguono – sotto la bandiera di una falsa sostenibilità e della difesa del territorio. Ma quel territorio ha solo bisogno di pace, di sviluppo e di opportunità. Sono decenni che è costretto a vivere blindato. Ormai sono anni che il Festival ad alta felicità è solo il pretesto per scatenare la guerriglia – concludono – è il momento di dire convintamente basta».

L’attacco al cantiere Tav

“I No Tav inviano black bloc professionisti del disordine”

“Anche ieri, come spesso accade nei mesi estivi, l’ala estremista del movimento No Tav invia contro le Forze dell’Ordine i propri black bloc, autentici professionisti del disordine, che lanciano contro la polizia oltre alle pietre, bombe carta e materiale esplodente, per tessere la loro tela fatta di manipolazioni e strumentalizzazioni. Assediare un cantiere non è un fatto banale, come dichiara la leadership del movimento No Tav, aggredire gli agenti di polizia ferendone 14 sono fatti costituenti reati. Sarà opportuno che la magistratura faccia luce sugli opachi rapporti che intercorrono tra certi ambienti politici ed i black bloc No Tav, per verificare se vi siano elementi di partecipazione esterna che sostengono attraverso varie forme i violenti e le loro azioni o le istighino”. Così in una nota il segretario nazionale, Letizia Enzo, dell’associazione nazionale funzionari di polizia dopo gli scontri di ieri in Val di Susa.

«Esprimo la mia vicinanza agli agenti rimasti feriti e ringrazio tutti coloro che sono impegnati quotidianamente per tutelare la sicurezza e l’ordine pubblico in Val di Susa». Così l’assessore al Lavoro della Regione Piemonte, Elena Chiorino (FdI). «Episodi di questo tipo, che si ripetono con una cadenza inaccettabile – spiega – vanno condannati fermamente assicurandosi che vi sia la certezza della pena verso i violenti». «E’ intollerabile – conclude – che le vite di chi lavora nel cantiere, come quella di chi presidia il territorio per renderlo sicuro, siano a rischio costante».

“Sono delinquenti, serve reazione severa dello Stato”

«Speravamo che gli attacchi violenti e oltre ogni limite da parte dei No Tav fossero finalmente un ricordo del passato. Ancora una volta, manifestanti fuori controllo e con l’unico obiettivo di colpire le forze dell’ordine si sono resi protagonisti di un episodio inaccettabile. Da anni la Val Susa è vittima di personaggi che si nascondono dietro il sacrosanto diritto di manifestare, ma non sono altro che dei delinquenti. Spero che la reazione dello Stato sia quanto più severa e ferma possibile. La mia solidarietà ai poliziotti feriti e agli abitanti della Valle costretti a subire questo clima di guerriglia». Lo afferma Claudia Porchietto, vicepresidente dei deputati Fi.

«Non c’è pace in Val di Susa. Ancora una volta qualche decina di facinorosi No Tav hanno portato violenza e minacce al cantiere di San Didero, causando anche 11 feriti tra le forze dell’ordine». Ad affermarlo il deputato e coordinatore di Forza Italia in Piemonte, Paolo Zangrillo. «Ora è chiaro che la situazione non sia più tollerabile – aggiunge – in particolare laddove a capeggiare questo atto eversivo siano quelli di Askatasuna, già oggetto di indagine da parte della magistratura torinese per associazione a delinquere». «E’ necessario fermarli e assicurarli alla giustizia, ripristinando l’ordine ed evitando che a intervalli di qualche mese il territorio valsusino sia ostaggio di manifestazioni violente – conclude – che sfociano nel sangue e nella distruzione di beni collettivi».

31 Luglio 2022
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