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5:19 pm, 21 Giugno 22 calendario
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Bochicchio, il Dna conferma l’identità del broker morto in moto

Di: Redazione Metronews
Bochicchio Dna
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L’uomo alla guida della moto che domenica si è schiantata in via Salaria era Massimo Bochicchio. L’esame del Dna conferma l’identità del broker, morto carbonizzato in seguito all’incidente.

Bochicchio, il Dna conferma l’identità del broker morto in moto

È stata la Procura di Roma a disporre l’analisi del Dna sui resti dell’uomo. Il test ha confermato che è del broker Massimo Bochicchio, il corpo carbonizzato dopo un incidente avvenuto domenica su via Salaria. Sulla vicenda i pm hanno avviato un procedimento in cui si ipotizza il reato di istigazione al suicidio, una fattispecie scelta per potere svolgere tutti gli accertamenti peritali sui resti, a cominciare dall’autopsia.

L’esame era necessario anche perché il cadavere era irriconoscibile per gli stessi familiari del broker. La morte di Bochicchio è avvenuta il giorno prima della terza udienza del processo nel quale era imputato con l’accusa di esercizio abusivo della professione e riciclaggio.

Analisi anche sui dispositivi informatici

La procura ha anche ordinato l’esame sui dispositivi informatici in uso a Bochicchio. Le indagini sono affidate agli investigatori del Nucleo di polizia valutaria della Guardia di Finanza, al lavoro per trovare elementi utili a fare luce sulla morte del broker, in primis eventuali comunicazioni alla famiglia. Bochicchio era agli arresti domiciliari, ma aveva ottenuto un permesso per allontanarsi di casa il giorno dell’incidente.

L’indagine sulle truffe ai vip

Il broker era stato arrestato lo scorso novembre in seguito alle denunce di alcuni suoi clienti. L’uomo prometteva rendimenti a due cifre ai risparmiatori che gli affidavano i loro soldi. Tra questi ci sono personaggi molto noti, come l’allenatore Antonio Conte, l’ex ct della nazionale campione del mondo Marcello Lippi e il calciatore El Shaarawi. Bochicchio era sparito all’estero dopo aver raccolto in questo modo cifre consistenti. Nei suoi confronti la Procura aveva anche disposto il sequestro preventivo di 70 milioni di euro.

 

21 Giugno 2022
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