Torino
5:01 pm, 16 Giugno 22 calendario

Siccità, acqua razionata in 80 comuni del Torinese. Il capoluogo resiste

Di: Redazione Metronews
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«La situazione è sicuramente critica, non va sottovalutata». Ad affermarlo, il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, parlando a Rai News dell’emergenza siccità. «Nelle giornate scorse – ha spiegato – il nostro gestore del servizio idrico integrato ha richiesto a circa 80 sindaci della Città metropolitana di Torino di emettere ordinanze sul razionamento dell’acqua potabile per usi non potabili, per l’irrigazione di giardini, per le piscine, per il lavaggio delle auto. E’ una situazione complessa – ha proseguito – soprattutto nelle aree montane e pedemontane del nostro territorio, perché l’assenza di precipitazioni nevose durante l’inverno e soprattutto la prolungata siccità ha di fatto svuotato le riserve idriche, i serbatoi idrici, che vengono normalmente utilizzati e proprio nell’imminenza della stagione irrigua, questo è oggettivamente preoccupante».

Torino per ora non ha problemi d’acqua

Al momento, «non ci sono invece criticità particolari per la città di Torino – ha spiegato – che ha un approvvigionamento idrico che non deriva da acque superficiali, ma deriva da acque sotterranee che hanno tempi di ricarica più lunghi e che quindi consentono di poter essere un pochino più tranquilli. Ma è chiaro che dipenderà tantissimo da quanto durerà questo periodo». Alla domanda se si corra il rischio di dover chiedere lo stato di calamità nelle prossime settimane, il sindaco Lo Russo ha risposto: «Il rischio c’è, non va ovviamente detto il contrario, ma al momento la situazione è sotto controllo. Noi come Città metropolitana abbiamo chiesto ai colleghi sindaci di emettere delle ordinanze di contingentamento degli usi impropri dell’acqua potabile, che è il tema più importante. Sicuramente queste misure aiuteranno – ha detto – ma è ovvio che noi dobbiamo metterci in cautela e in sicurezza qualora, come parrebbe, questo periodo di siccità continuasse».

Autobotti con acqua potabile nei comuni

Già nei giorni scorsi si sono rese necessarie autobotti per i rifornimento d’acqua in 11 Comuni della provincia di Torino e in due nel Cuneese. Nel Torinese forniture di acqua potabile in paesi delle valli Susa e Pellice, nel Canavese e in Valchiusella. Nel Verbano-Cusio-Ossola e nella pianura novarese da febbraio a oggi sono già stati effettuati oltre mille interventi di approvvigionamento idrico e la situazione sta diventando critica in alcuni paesi. Nel Biellese, Vercellese e Casalese i gestori degli acquedotti hanno chiesto ad alcuni sindaci di firmare provvedimenti per limitare il consumo di acqua ai soli usi essenziali. La richiesta riguarda Borgosesia, Brusnengo, Curino, Lozzolo, Roasio, Sostegno e Villa del Bosco. Limitazioni già in atto in altri Comuni. Nell’Alessandrino è stato attivato un servizio di emergenza con rifornimenti al serbatoio tramite autocisterne della Protezione Civile per i Comuni di Pietramarazzi e Montecastello. Un’altra importante carenza idrica viene segnalata nella Bassa Valle Erro.

Coldiretti chiederà stato di emergenza

Coldiretti Torino è pronta a chiedere alla Regione lo stato di calamità per risarcire gli agricoltori colpiti dagli effetti della siccità e delle alte temperature. A rischio, sottolinea l’organizzazione agricola, sono soprattutto le colture di mais e i prati stabili a foraggere, con diminuzioni dei raccolti che costringeranno gli allevatori a comprare fieno e mangimi a prezzi letteralmente impazziti che vedono rincari di oltre il 100% per effetto delle speculazioni sulla guerra in Ucraina.
Siamo appena nella seconda decade di giugno eppure i danni ammontano già a oltre il 20 per cento dei raccolti, fa sapere Coldiretti, che mettono a rischio la sopravvivenza di un comparto tipico dell’agricoltura del torinese come l’allevamento bovino da carne e latte che affronta anche l’aumento dei costi dell’energia impiegata per esempio per il raffrescamento e la ventilazione forzata degli spazi di stabulazione degli animali. Ma a rischio sono anche le produzioni di frutta e ortaggi come mele, pere, pesche, kiwi, peperoni, pomodori, verdure a foglia, cavoli dove sono molto presenti prodotti tipici che sono il vanto dei territori.

Anticipato il piano emergenza caldo

L’emergenza caldo anticipata costringe anche il Comune di Torino a correre ai ripari attivando prima del previsto il piano estivo per gli anziani. Tra i principali strumenti del Piano emergenza caldo c’è il call center del Servizio aiuto anziani, che risponde al numero 011-8123131 ed è operativo tutti i giorni feriali dalle ore 9 alle 17 (dopo le 17 e nei fine settimana risponderà il centralino della Polizia Municipale). Questo servizio, oltre fornire informazioni e consigli offre la possibilità di aiuti diretti agli anziani in difficoltà. Inoltre, a partire dal 1 luglio e fino al 30 settembre saranno attivi gli interventi domiciliari previsti dal Dipartimento Servizi sociali della Città, attraverso le Equipe Anziani dei servizi sociali territoriali e in collaborazione con l’Asl Città di Torino e i medici di famiglia, rivolti alle persone anziane più fragili segnalate dagli stessi medici.

16 Giugno 2022
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