Malanchino da Doc a Buzz: «Sto vivendo un sogno!»

Dopo anni di gavetta, Alberto Malanchino, volto noto alla tv grazie al personaggio dello specializzando Gabriel Kidane nella fiction di Rai 1 “Doc–Nelle tue mani”, è la voce italiana di “Buzz in Lightyear-La vera storia di Buzz” in sala dal 15 giugno. Ha debuttato sul piccolo schermo con vari progetti (La strada di casa, Un passo dal cielo, Don Matteo) e ha prestato la voce all’orso Tonio nel “La famosa invasione degli orsi in Sicilia”, tratto dal romanzo di Dino Buzzati.

Tra Alberto Malanchino e Buzz

Malanchino, com’è stato interpretare il leggendario Space Ranger?
«Meraviglioso! Una forte emozione e una bella responsabilità. Il bambino che è in me non ha ancora realizzato di aver dato la voce a uno dei suoi eroi preferiti. C’è stato un lavoro serio da parte di tutti noi nel prendere in mano una pesante eredità e nel raccontare, anche ai più piccoli, l’eroe del film che ha dato le fattezze al giocattolo di Buzz!».

Buzz è un eroe nel mondo di giocattoli. Ma chi è l’eroe nel suo personale mondo oggi?
«Le rispondo citando il protagonista di un brano di Caparezza: Luigi Delle Bicocche. Le persone comuni che riescono a non perdere la retta via nonostante le avversità. Riuscire a rimanere fedeli a se stessi in un mondo sempre più scollato è da eroi».
Le piacerebbe lavorare con…
«La lista è lunga! Mi limiterò a due soli nomi. Pensando all’Italia: Pierfrancesco Favino. All’estero: Denzel Washington».

Cinéma, tv, teatro, dove si sente più a suo agio?
«Dove ho la possibilità di potermi esprimere senza essere inibito a livello creativo. Doppiare Buzz, ad esempio, è un meraviglioso esempio di quei lavori che nascono dalla fusione delle libertà creative al servizio di chi ascolta».

La vedremo in…? Progetti prossimi.
«Vedo un camice bianco all’orizzonte… Nel breve vi aspetto a teatro il 29 giugno all’ Elfo Puccini con The boys in the band. Forse qualcuno avrà visto la versione cinematografica su Netflix con Jim Parsons».
Un sogno?
«Oltre ad avere le ali? Il sogno lo sto già vivendo!».