Milano
3:45 pm, 10 Maggio 22 calendario
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Una torre da 93 metri al posto dell’Hotel Michelangelo

Di: Redazione Metronews
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Una torre alta 93 metri, poco meno della Madonnina del Duomo, sorgerà in piazza Luigi di Savoia, dove oggi si trova l’Hotel Michelangelo. Il progetto mastodontico, presentato oggi dall’assessore alla Rigenerazione urbana di Milano, Giancarlo Tancredi, prevede 22 piani di uffici, più quattro livelli interrati, la riqualificazione dell’intera piazza con 900 metri quadri di nuove aree verdi, spazi di sosta e relax, una riorganizzazione della viabilità, un’ampia pedonalizzazione, velostazioni intorno allo scalo ferroviario e nuove piste ciclabili che collegheranno l’area con corso Buenos Aires e piazzale Loreto.

La Torre che sorgerà al posto del Michelangelo

L’intervento, che dovrebbe concludersi entro il 2026, anno dei giochi olimpici invernali di Milano-Cortina, costerà 90 milioni di euro, mentre saranno pari a 4,2 milioni gli oneri di urbanizzazione. Un «progetto coraggioso» di «interscambio trasversale tra passato, presente e futuro», spiega l’architetto responsabile del progetto, Michele Rossi (Park Associati). La torre avrà una «facciata dinamica tridimensionale», racconta l’architetto, che darà una «diversa percezione dell’edificio a seconda del punto da cui si guarderà». L’intervento «modificherà lo skyline della città» nota il project manager di Finleonardo, Diego Imperiale, con «un edificio green, in linea con gli obiettivi di economia circolare» e una nuova piazza che sarà «moderna, sostenibile e funzionale».

La nuova torre

L’edificio prenderà il posto dell’hotel Michelangelo, costruito tra gli anni ’50 e ’60, alto 67 metri per oltre 300 stanze, che fu il primo Covid hotel in Europa nei primi mesi della pandemia e che recentemente era stato danneggiato da un incendio. A breve cominceranno i lavori di demolizione «secondo i più alti standard tecnologici, per ridurre al minimo l’impatto sull’intorno» ha assicurato l’architetto Rossi. Per l’assessore Tancredi, « a Milano c’è molto interesse per la realizzazione di uffici sia in centro città che nelle aeree esterne. Si tratta di capire come vengono concepiti questi nuovi uffici, devono essere spazi anche aperti alla città con servizi per chi lavora, dove ritrovare attività che in qualche modo riportino chi lavora nel terziario nei luoghi di lavoro».

10 Maggio 2022
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