Cadavere di donna in quattro sacchi gettato in un dirupo

Il volto sfregiato col fuoco è uno dei pochi elementi a disposizione della Procura di Brescia che indaga per omicidio sul ritrovamento di un cadavere sezionato in quattro pezzi messi in altrettanti sacchi neri. Si tratterebbe del corpo di una donna. Forse, ma è solo un’ipotesi, qualcuno voleva liberarsi del corpo incendiandolo ma non c’è riuscito. L’Istituto di medicina legale degli Spedali Civili di Brescia sta compiendo gli accertamenti del caso mentre gli inquirenti valutano le denunce di scomparsa negli ultimi tempi nelle province di Brescia e Bergamo.

Il cadavere in un dirupo

La località del ritrovamento è proprio al confine tra i due territori, a Borno, lungo la strada che collega la Valle Camonica alla Val di Scalve. Non è noto da quanto tempo il corpo fatto a pezzi in quattro sacchi abbandonati in un dirupo fosse lì e nemmeno, al momento, è stato possibile darà un’età approssimativa alla persona. «E’ un’indagine che parte da zero» si limitano a dire gli inquirenti. E’ in corso anche la mappatura delle celle telefoniche per capire chi sia transitato in quella zona, di solito non molto trafficata, negli ultimi tempi.