Immobile infortunato: Sarri, perché?

È il 22° del secondo tempo del quarto di finale di coppa Italia, una gara segnata. Il Milan conduce agevolmente (anche troppo) ma evita di maramaldeggiare sui resti di una spenta Lazio. Tre a zero il risultato, partita ampiamente chiusa. Il centravanti ospite, il capocannoniere Ciro Immobile, mai domo, continua a sbattersi cercando un pertugio impossibile da trovare per riaprire il discorso qualificazione. E la sua rabbia esplode con un calcio fortuito e sfortunato dato al ginocchio sinistro (di marmo) del rossonero Kessié. Voleva colpire il pallone, Ciro. Invece prende in pieno l’avversario. Crolla a terra, quasi in lacrime e urla anche contro l’arbitro (il signor Sozza) reo di non aver fermato il gioco. Ci penseranno i rossoneri a buttare la palla in fallo laterale per permettere i soccorsi al centravanti nazionale.

Immobile infortunato: Sarri, perché?

Sarri lo sostituisce con Raul Moro. Ma è un cambio tardivo, troppo. Capiamo le ragioni del mister biancoceleste: in panchina, dopo la cessione per nulla dolorosa di Muriqi ha pochissimi cambi. Ma insistere a far giocare sempre e solo il numero 17 porta, per forza di cose a sfiancare l’attaccante e in casi peggiori, come ieri sera, a un infortunio. Per il momento l’attaccante sente ancora dolore, la mobilità della caviglia è comunque buona e lascia presagire un recupero in tempi brevi. La sua presenza è in forte dubbio per la gara interna con il Bologna, sabato nell’anticipo delle ore 15. Se ne sconsiglierebbe comunque l’utilizzo qualunque siano le condizioni. Sarri, da tecnico navigato qual è avrebbe dovuto preservare il suo talento. Sul 3-0 e in una serata di scarsa vena per tutta la Lazio, la presenza in campo di Immobile ha rappresentato quasi un accanimento. Si poteva tranquillamente lasciarlo a riposo nell’intervallo di una gara ormai persa. Gara terminata poi con quattro reti al passivo. E con le dichiarazioni dello stesso Ciro: «Stavo meglio prima». Dagli torto…