Milano
3:35 pm, 22 Dicembre 21 calendario
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San Siro: il Sì Meazza promette una pioggia di ricorsi

Di: Redazione Metronews
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Richiesta al sindaco Beppe Sala di ritirare la delibera di pubblico interesse votata dalla Giunta che dava l’ok alla costruzione del nuovo San Siro; un esposto al Tar, uno alla Corte dei Conti per presunto danno erariale e la volontà di coinvolgere nel contenzioso anche la Commissione e il Parlamento europei per possibili violazioni della concorrenza e aiuti di Stato. Sono le mosse che il Comitato Sì Meazza – che si oppone alla costruzione di un nuovo stadio a San Siro e all’abbattimento di quello attuale – si accinge a intraprendere, in risposta all’annuncio della scelta del progetto “La Cattedrale” da parte di Milan e Inter per il nuovo stadio.

Per il presidente del Comitato, l’ex vice-sindaco, Luigi Corbani, la delibera dello scorso novembre che confermava, ad alcune condizioni, la dichiarazione di pubblico interesse sulla proposta di Milan e Inter deve essere ritirata, perché «non sta in piedi» ed è «inconsistente da tutti i punti di vista». «San Siro non si tocca, il cerino lo si spegne facilmente» ha aggiunto Corbani, parlando di «rendering bufala» diffusi ieri dai club, che fanno sembrare verde ciò che invece sarebbe copertura di costruito. «Stiamo discutendo di un nuovo stadio che è solo propaganda» ha osservato Corbani.

I club «si comprino le aree»

Il Comitato ha tenuto poi a precisare di non essere contrario alla costruzione di un nuovo impianto, ma i Club devono scegliere «un luogo dell’area metropolitana, come è stato fatto in tutta Europa, e se lo costruiscano lì con i loro soldi. Non li hanno? Il Comune non può farsi carico dei loro problemi di bilancio» ha proseguito. In caso contrario, a suo parere, l’operazione sarebbe più che una semplice speculazione edilizia un «saccheggio di beni pubblici» (l’operazione immobiliare per Milan e Inter vale circa 1,2 miliardi, sei quali solo 650 milioni sarebbero usati per lo stadio).

Salvini vuole i due stadi

Su San Siro oggi è intervenuto anche Matteo Salvini. La Lega da una parte chiede di «approvare immediatamente il progetto presentato da Inter e Milan», dall’altra vuole «un impegno» affinché il Meazza «possa essere riconosciuto quale bene dell’Unesco, così da mantenerlo valorizzandone al massimo le potenzialità e consentendone un efficiente uso per 365 giorni all’anno quale luogo per manifestazioni sportive, musicali e grandi eventi». Un’impresa economicamente assai complicata.

 

22 Dicembre 2021
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