Covid, Premier League in bilico: rischia lo stop

Covid, Premier League in bilico: rischia lo stop. Mentre i casi tra i giocatori hanno sfondato quota 45,  sono state rimandate altre due partite:  Leicester-Tottenham e Manchester United-Brighton. Salterà di sicuro anche Watford-Crystal Palace (di sabato).  E pare sia nell’aria la  sospensione dell’attività dell’intera Premier League fino a metà gennaio. Un autentico tsunami.

Covid, Premier League in bilico: rischia lo stop

La gara di Leicester è stata cancellata perché l’ex squadra portata al titolo da Claudio Ranieri ha registrato nuovi casi positivi. Ma anche il  Tottenham, già devastato dal primo focolaio Covid (è persino stato chiuso il centro tecnico di Enfield, a nord della città) è ancora in totale emergenza con 15 persone in quarantena. Al termine di Brighton-Wolverhampton (0-1), l’allenatore della squadra di casa, Graham Potter, ha invitato i vertici della lega inglese a riflettere bene: «Vogliamo tutti che il calcio vada avanti, ma devono esserci le condizioni per farlo. La salute ha la priorità. Bisogna capire se sia giusto proseguire su questa strada».

Nel Paese sono stati registrati 78.610 nuove positivi – record assoluto – e 165 decessi. Una situazione molto lontana da quella italiana.

Un focolaio di coronavirus, nel frattempo, si è abbattuto anche sul Real Madrid di Carlo Ancelotti. Asensio, Bale, Lunin, Rodrygo e Davide Ancelotti, assistente e figlio del tecnico Carlo, si sono aggiunti a Modric e Marcelo, risultati positivi nella giornata di mercoledì. Lo ha annunciato il club spagnolo. Al momento il match di domenica sera contro il Cadice non è in dubbio e si giocherà regolarmente. Questo, però, sulla carta. In realtà tutti sanno che il Real Madrid non potrà scendere in campo.