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12:07 pm, 9 Dicembre 21 calendario

Un anno senza Paolo Rossi: quando venne a Metro

Di: Redazione Metronews
Paolo Rossi
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Un anno senza Paolo Rossi. L’eroe del mundial 1982 fu direttore per un giorno di Metro il 23 giugno 2010. Fu ospite della redazione milanese del nostro giornale e si comportò in tutto e per tutto come un vero direttore: partecipando alla riunione di redazione, valutando gli argomenti più importanti da affrontare e persino scegliendo le fotografie. Nel giorno del primo anniversario della sua scomparsa, che cade oggi, abbiamo ripescato il video di quella bella giornata trascorsa insieme. E ci piace ricordarlo così.

Un anno senza Paolo Rossi

É già passato un anno infatti da quando Pablito ci ha lasciati. Una assenza alla quale non ci si abitua mai, quella del bomber che ci portò a vincere il mondiale di Spagna 1982.  Il racconto di sua moglie, Federica Cappelletti, dei messaggi e delle lettere ricevute da sconosciuti che volevano soltanto condividere il ricordo e l’affetto per un loro mito, lo testimonia.

Paolo Rossi se ne è andato in una sera di dicembre di un anno da dimenticare dopo una malattia veloce e inesorabile. La notizia ha colto di sorpresa tutto il Paese perché in pochi sapevano del male che lo affliggeva, perché aveva vissuto con riservatezza anche quel momento terribile, lui che aveva sempre vissuto con un certo imbarazzo il ruolo di leggenda che l’Italia gli aveva assegnato d’ufficio dopo la notte di Madrid. Paolo Rossi era una persona garbata, cortese: ripeteva a tutti per la milionesima volta la stessa cosa che gli veniva sempre chiesta, accompagnandola anche con un sorriso.  Così fece anche da noi, quando venne a fare il “direttore per un giorno”.

E così fece anche anni dopo, prima dei mondiali in Russia, quando lo chiamammo al telefono per una intervista. Stava per andare in diretta sulle reti Mediaset da uno studio di Mosca e trovò tempo e modo per spiegarci che avrebbe vinto e perché. Il pronostico fu sbagliato a dire la verità (disse che avrebbe vinto il Brasile, ma a sollevare la coppa furono invece i francesi). Ma lui il calcio lo viveva con la giusta distanza, non aveva la pretesa assurda (ma molto diffusa) di spiegare le dinamiche del pallone come se fossero leggi di fisica quantistica.  Questo era uno degli aspetti più evidenti rispetto a tanti altri campioni del presente e del passato, che si vestono di una gloria che a Pablito era invece semplicemente riconosciuta da tutti e che lui viveva quasi con imbarazzo.

Questo è il video della giornata che passò con noi. Un regalo per tutti, che non dimenticheremo e che oggi vogliamo riproporre..

 

9 Dicembre 2021
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