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4:06 pm, 12 Settembre 21 calendario

Sette milioni di studenti tornano in classe con l’incognita Covid

Di: Redazione Metronews
Sette milioni di studenti tornano in classe
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Da domani 7 milioni di studenti tornano in classe. «Se in un istituto si certifica un focolaio, si isola l’istituto. Se il contagio è in una sola classe, si isola la classe. Non vedremo più intere Regioni chiuse per il Covid», ha assicurato il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, alla vigilia della prima campanella del nuovo anno scolastico. «Abbiamo scelto un approccio strutturale per non tornare più in Dad – ha aggiunto – la scuola sarà l’ultima cosa che chiuderà nel Paese». Bianchi ha confermato anche che si lavora alla possibilità di togliere la mascherina nelle classi in cui tutti sono vaccinati: «Partiamo con l’anno e poi lo faremo, stiamo lavorando alle linee guida». Ma restano aperti alcuni nodi, come quelli del trasporto, del personale non vaccinato, dell’accesso vietato ai genitori senza Green Pass e delle classi sovraffollate.

Sette milioni di studenti tornano in classe

Domani riparte la scuola in presenza in 9 Regioni e nella provincia di Trento: oltre 7 milioni di ragazzi torneranno di nuovo in classe. Sono per l’esattezza 7.407.312 le studentesse e gli studenti che siederanno tra i banchi delle scuole statali, quest’anno, in tutta Italia. Di questi, 277.840 sono alunni con disabilità, mentre sono 368.656 le classi per l’anno scolastico 2021/2022. Nello specifico, spiegano dal ministero, quest’anno sono 846.775 gli alunni della scuola dell’infanzia statale, 2.313.923 quelli della primaria, 1.584.758 quelli della secondaria di I grado e 2.661.856 quelli della secondaria di II grado. Il 51% delle studentesse e degli studenti della secondaria di II grado frequenterà un Liceo, il 31,7% un Istituto tecnico e il 17,3% un Istituto professionale. In particolare, domani, 13 settembre, rientrano a scuola 3.865.365 alunni delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte, Umbria, Veneto, oltre a quelli della Valle d’Aosta e della Provincia di Trento.

C’è chi tra gli studenti ha già iniziato

Domani sette milioni di studenti tornano in classe, ma le lezioni sono già riprese una settimana fa, il 6 settembre per gli studenti della Provincia di Bolzano, mentre inizieranno il 14 settembre per 192.252 alunni della Sardegna, il 15 settembre per 1.706.814 bambini e ragazzi delle Regioni Campania, Liguria, Marche, Molise e Toscana, il 16 settembre per 829.028 studenti del Friuli Venezia Giulia e della Sicilia. Gli ultimi a ritornare in classe saranno gli 813.853 alunni delle Regioni Calabria e Puglia, il 20 settembre. Per quanto riguarda il personale scolastico, concludono dal ministero , secondo i dati aggiornati alla data di oggi, risultano assunti, con contratto a tempo indeterminato, 59.425 docenti (di cui 12.840 incarichi conferiti in base alle procedure del decreto sostegni bis). Risultano assunti anche 10.729 ATA. Sono poi 87.209 i posti aggiuntivi in deroga già assegnati sul sostegno.

La lettera del ministro Bianchi

«Ritrovarsi a scuola è una gioia grandissima». Così il ministro dell’Istruzione in una lettera inviata alla comunità scolastica: «Desidero esprimere il mio profondo ringraziamento – ha scritto Bianchi – a tutti voi, alle studentesse e agli studenti, ai genitori, al personale scolastico e amministrativo, centrale e territoriale, così come alle tante persone che contribuiscono ogni giorno alla vita delle nostre scuole. A voi tutti, i miei più vivi auguri per un sereno anno di lavoro e crescita, insieme». Ma il nuovo anno scolastico si apre con una protesta indetta per domani dalla Rete degli studenti davanti al ministero dell’Istruzione e a più di 50 scuole in tutto il Paese e nelle maggiori città (tra cui Roma, Palermo, Firenze, Genova, Bari, Padova). Gli studenti si mobiliteranno per denunciare «l’assenza di certezze sul rientro scolastico, il mancato coinvolgimento nelle decisioni prese e l’inesistenza di qualsiasi piano di investimento per il futuro delle nuove generazioni, a partire dal Pnrr».

Classi ancora sovraffollate

Nonostante l’emergenza Covid in 17 mila classi sono presenti più di 25 alunni, appartenenti nel 55% dei casi agli istituti di secondo grado. Lo denuncia Cittadinanzattiva, chiedendo al ministro dell’Istruzione e al governo di abrogare il decreto legge 81 del 2009, cosiddetto “Tremonti-Gelmini”, che consente fino a 30 alunni per classe nelle scuole secondarie di I e II grado, per ritornare ai parametri stabiliti dalla normativa antincendio (Decreto ministeriale del 26 agosto 1992) che fissano il numero massimo in 25 alunni (26 con l’insegnante) e a quelli del Decreto ministeriale 18 dicembre 1975 che prevede uno spazio “vitale” per alunno di 1,80 e 1,96 metri quadrati secondo il tipo di scuola.

12 Settembre 2021
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