Milano
3:55 pm, 15 Luglio 21 calendario

“Mensa dei poveri” 60 a processo

Di: Redazione Metronews
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GIUSTIZIA Sono oltre 60 gli imputati, tra cui i politici di Forza Italia Lara Comi, Pietro Tatarella e Fabio Altitonante, rinviati a giudizio oggi dal gup di Milano Natalia Imarisio per il loro presunto coinvolgimento, a vario titolo, nell’inchiesta “Mensa dei poveri”. L’indagine riguarda un presuto giro di tangenti, appalti, nomine e finanziamenti illeciti che aveva come grande burattinaio Nino Caianiello, il presunto “ras” di Forza Italia a Varese ed ex coordinatore provinciale degli azzurri. Il processo con rito ordinario partirà il 18 novembre, mentre una trentina di imputati hanno richiesto riti alternativi, tra cui il patteggiamento, la sospensione del processo con la messa alla prova e il giudizio abbreviato.
In particolare,  tra quanti dovranno affrontare il processo, l’ex consigliere comunale di Milano, Pietro Tatarella, l’ex enfant prodige della destra, che dovrà rispondere delle accuse di associazione per delinquere, corruzione e finanziamento illecito. Il consigliere regionale lombardo, Fabio Altitonante, invece, è accusato di finanziamento illecito, traffico di influenze illecite e falso per aver agevolato, a vario titolo, l’imprenditore Daniele D’Alfonso (anche lui a processo), in cambio di denaro e altre utilità, nell’assegnazione di gare pubbliche alla Ecol Service, società di gestioni di rifiuti di cui D’Alfonso era amministratore unico.
Nel processo al via a novembre sarà in aula anche l’ex eurodeputata forzista Lara Comi, ceh dovrà difendersi dalle accuse di corruzione, false fatture e truffa aggravata ai danni del bilancio dell’Unione Europea. Le prime due ipotesi di reato fanno riferimento all’episodio in cui, in qualità di intermediaria, insieme a Giuseppe Zingale e Gioacchino Caianiello, avrebbe fatto ottenere una consulenza da 21 mila euro presso l’ente Afol Metropolitana all’avvocato Maria Teresa Bergamaschi. La seconda riguarda alcuni fittizi contratti stipulati da Comi per mansioni a suoi collaboratori con spese a carico del Parlamento europeo. A processo anche il patron della catena di supermercati Tigros, Paolo Orrigoni (corruzione), e l’ex sindaco di Gallarate (Va), il leghista Andrea Cassani, accusato di turbativa d’asta.

15 Luglio 2021
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