“Assaliti dai carabinieri” L’accusa dell’influencer Huda

NAVIGLI Non ci sarebbe alcuna rissa, né lanci di bottiglie contro i carabinieri, bensì un’azione razzista dei carabinieri, contro un gruppo di persone pacifiche (la maggior parte «non bianche», come sottolinea l’influencer Riphuda) che facevano colazione al Mc Donald’s di piazza XXIV Maggio. È la versione di alcuni dei ragazzi che domenica mattina, secondo i carabinieri, avrebbero assalito i militari dopo che questi li avevano invitati a disperdersi, in ottemperanza alle norme anticovid. Alla fine sono state 12 le persone denunciate per violazione delle norme anticovid, e due quelle denunciate per resistenza.
La versione dei ragazzi invece è differente: sarebbero state le forze dell’ordine ad assalire il pacifico gruppo di giovanissimi, caricandoli senza una motivazione apparente e rifiutando poi i soccorsi a una ragazza ferita negli scontri. « È inutile che l’Italia si dichiari innocente davanti alle accuse di abuso di potere da parte della polizia per ragioni di discriminazioni razziale, quando se sto seduta a fare colazione al Mc Donald’s a Milano posso rischiare di farmi rompere la testa da un manganello, solo perché un poliziotto, svegliatosi con il piede sbagliato, vuole sfogarsi sulla prima nera che vede per strada», ha attaccato su Instagram Huda Lahoual (alias Riphuda), 18 anni, influencer assai nota tra i giovani, perché molto attiva sui temi delle minoranze. Domenica mattina al Mc Donald’s c’era anche lei nel gruppo di ragazzi. Ed è stata proprio lei a montare un video nel quale si vede chiaramente un carabiniere infierire su un ragazzo e sulla sorella, raggiunta con pesanti manganellate alla testa.
Per i militari, intervenuti con sette auto e due blindati, l’intervento era scattato dopo aver “constatato la presenza di un gruppo di persone giovani, in prevalenza stranieri, alcune delle quali con atteggiamenti provocatori, assembrate nei pressi del locale intente a consumare alcolici e ad ascoltare musica ad alto volume”.
Per Huda, invece: «Tutto è iniziato da un ragazzo che ha deciso di suonare il campanello di uno di quei monopattini forniti dalla città. Sia chiaro, non era nessun suono che potesse disturbare la quiete pubblica. Noi stavamo facendo colazione seduti nei tavolini posizionati fuori al Mc Donald’s».