Coronavirus
8:53 pm, 11 Maggio 21 calendario

Revisione del coprifuoco la frenata di Draghi

Di: Redazione Metronews
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ROMA Il premier Mario Draghi “gela” il pressing di Italia viva, Lega e Forza Italia. E fa sapere che una cabina di regia sulle riaperture non è all’ordine del giorno questa settimana e la questione, compreso l’eventuale allungamento dell’orario del coprifuoco, sarà affrontata a partire da lunedì. Molti spingevano invece per una decisione già questo venerdì. Ma Draghi ha raffreddato gli animi: la volontà è favorevole alle aperture, purchè siano sicure e solo dopo un’attenta valutazione dell’andamento dei dati relativi ai contagi e alla campagna vaccinale. Questa valutazione, si sottolinea da Palazzo Chigi, comincerà dalla prossima settimana e una cabina di regia potrebbe essere convocata lunedì stesso. Mercoledì i ministri Speranza e Gelmini incontreranno le Regioni per una revisione dei criteri per determinare l’Rt. Draghi si smarca dunque dal pressing di Italia viva e dei partiti di centrodestra a favore di una accelerazione sulle riaperture e sullo stop al coprifuoco. Lega, Forza Italia e Cambiamo hanno presentato una mozione al Senato in cui si impegna il governo a «superare l’attuale regime del coprifuoco». Una mozione in tal senso a Palazzo Madama è stata presentata anche dal partito di Renzi.
Ristori in due tempi
Intanto il premier Draghi ha presieduto un vertice a Palazzo Chigi con i capidelegazione della maggioranza e il titolare del Mef, Daniele Franco. Ne è scaturita un’intesa di massima sui nuovi contributi a fondo perduto da inserire nel decreto Sostegni bis (che tra domani e venerdì dovrebbe andare in Consiglio dei ministri). Si sarebbe optato per un mix tra le varie ipotesi sul tavolo con un meccanismo in due tempi: nuovi ristori subito, automatici, sulla base del fatturato, e la possibilità – per le imprese interessate – di ricevere un saldo a fine anno, ricalcolando le perdite sulla base dei dati dei bilanci o delle dichiarazioni dei redditi. In questo modo si introduce un meccanismo di «perequazione» rispetto a quanto già ottenuto.
500 milioni per la scuola
Il nuovo sistema manterrà lo schema attuale di ristori di massimo 150 mila euro e per imprese fino a 10 milioni di fatturato. Tutte le attività che hanno ricevuto o stanno ricevendo in questi giorni i bonifici dall’Agenzia delle Entrate previsti dal decreto Sostegni 1, riceveranno l’equivalente in automatico. E sempre sulla base del fatturato potranno richiedere – se il Cdm approverà la bozza in questi termini – un ricalcolo del periodo di riferimento. In più, una volta approvati i bilanci o effettuate le dichiarazioni dei redditi, le imprese potranno poi chiedere un’ulteriore integrazione dell’indennizzo. Nel decreto Sostegni bis dovrebbe esserci anche un fondo da 500 milioni a sostegno del comparto scuola (che Italia viva e Forza Italia vorrebbero allargare anche alle paritarie) e dovrebbe essere inserito il nuovo stop al pagamento delle cartelle sino alla fine di giugno.
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11 Maggio 2021 ( modificato il 24 Maggio 2021 | 10:53 )
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