SIRIA
3:49 pm, 11 Maggio 21 calendario

Peschereccio speronato da imbarcazioni turche

Di: Redazione Metronews
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PALERMO Il peschereccio “Michele Giacalone”, partito da Mazara del Vallo e giunto ad Est di Cipro di fronte alla costa siriana, è stato «bersagliato da pietre lanciate da almeno 10 piccole imbarcazioni turche e poi speronato». Lo ha denunciato l’armatore Luciano Giacalone. Sul posto sono intervenute la Marina militare turca e un elicottero della Marina militare italiana per riportare la situazione alla normalità. «Erano già accaduti episodi simili, ma mai di questa portata – ha sottolinato l’armatore – il peschereccio si trovava in acque internazionali».
Una scia di precedenti
Lo stesso peschereccio lo scorso 3 maggio aveva subito un tentativo di abbordaggio da parte dei libici a circa 40 miglia da Bengasi. In quella occasione, insieme al “Michele Giacalone”, erano stati presi di mira anche altri 8 pescherecci. Tra questi ultimi c’era l’Aliseo, qualche giorno dopo mitragliato da 35 miglia da Misurata. Secondo il racconto del comandante, i libici avevano prima sparato colpi in aria e poi uno di loro era salito a bordo del “Michele Giacalone”. Al sopraggiungere della fregata italiana “Alpino”, il miliziano aveva però lasciato il peschereccio e il tentativo di abbordaggio si era concluso.
I pescatori scrivono alla Ue
«Il gravissimo attacco al peschereccio Aliseo avvenuto pochi giorni fa a Nord della costa di Tripoli, in acque internazionali, anche se all’interno della Zona di protezione pesca libica è l’ennesimo, drammatico episodio che colpisce la nostra marineria di Mazara del Vallo. Un episodio che conferma e rafforza l’altissima pericolosità che si vive nello Stretto di Sicilia, acque oramai insostenibili per la nostra pesca», ha affermato Agripesca Sicilia chiedendo all’Unione europea «una maggiore chiarezza, presenza e decisione, su uno specchio d’acqua ormai più simile ad un campo di battaglia». L’Ue, secondo la federazione delle imprese agricole e della Pesca, che hanno indirizzato la loro lettera al commissario europeo per la Pesca, Virginijus Sinkevicius, al ministero delle Politiche agricole e alla Regione, «deve garantire il lavoro dei nostri pescatori, i quali possano tornare in mare consapevoli e certi di un presente ed un futuro privo di insidie di tale portata».
METRO

11 Maggio 2021
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