MAFIA
9:55 am, 5 Aprile 21 calendario

Il boss torna per Pasqua ma viene arrestato a Palermo

Di: Redazione Metronews
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Torna a Palermo dal Brasile per festeggiare la Pasqua con la famiglia ma finisce in manette. Arrestato all’alba di oggi dai carabinieri Giuseppe Calvaruso, ritenuto capo del mandamento mafioso palermitano di Pagliarelli, che da tempo si era trasferito in Brasile. I carabinieri del comando provinciale, nel corso dell’operazione Brevis, lo hanno fermato mentre era con la sua famiglia per il pranzo di Pasqua. In carcere anche Giovanni Caruso, 50 anni, Silvestre Maniscalco, 41 anni, Francesco Paolo Bagnasco, 44 anni, Giovanni Spanò, 59 anni, accusati a vario titolo di associazione mafiosa, estorsione, lesioni personali, sequestro di persona, fittizia intestazione di beni, tutti reati aggravati dal metodo e dalle modalità mafiose. Il provvedimento è stato emesso dai pm Federica La Chioma e Dario Scaletta, coordinati dal procuratore aggiunto Salvatore De Luca della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo. 
Investivano nel campo di ristorazione e edilizia i boss di Palermo.  Secondo gli inquirenti, il capo del clan Pagliarelli Giuseppe Calvaruso, fermato oggi dai carabinieri, avrebbe accumulato ingenti capitali che avrebbe reinvestito nel settore edile e della ristorazione. Per evitare il sequestro dei beni avrebbe creato una rete di prestanomi a lui fedeli per cercare di tutelare il suo patrimonio. Calvaruso avrebbe fatto affari con un cittadino di Singapore interessato a investire grossi capitali nel settore edile e turistico-alberghiero in Sicilia. 
Secondo le valutazioni della Dda di Palermo e degli investigatori “sono emersi diversi episodi riguardanti il sistematico ricorso di commercianti e imprenditori per ottenere autorizzazioni all’apertura di attività commerciali (una sorta di ”amministrazione mafiosa” o risoluzioni di controversie (una sorta di “giurisdizione mafiosa”)”. “L’organizzazione mafiosa ha assunto, secondo consolidata tradizione mafiosa, una patologica funzione supplente rispetto alle Istituzioni dello Stato”. “La famiglia mafiosa di Pagliarelli veniva infatti investita, fra le altre cose, per individuare e punire gli autori di più rapine in danno di un esercizio commerciale”; dicono gli investigatori. “Ma anche per rinvenire e restituire ai legittimi proprietari un’autovettura rubata”, e “autorizzare l’apertura di nuovi esercizi pubblici”. 

5 Aprile 2021
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