Coronavirus
8:20 pm, 8 Marzo 21 calendario

Draghi: si vede l’uscita Pronto altro lockdown

Di: Redazione Metronews
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ROMA Il 10 marzo di un anno fa l’Italia chiudeva in blocco diventando per la prima volta una grande zona rossa. «Mai avremmo pensato che un anno dopo ci saremmo trovati a fronteggiare un’emergenza analoga», ha commentato il premier Draghi. Così – mentre le Regioni cambiano colore in peggio – si parla di un nuovo possibile blocco totale nazionale di tre settimane da applicare entro fine aprile per congelare il contagio e far agire i vaccini. In subordine potrebbero scattare un lockdown solo nei weekend, l’anticipo del coprifuoco alle 20 e la chiusura anche dei negozi nelle zone dove sono chiuse le scuole. «Dobbiamo moltiplicare ogni sforzo – ha messo in chiaro Draghi – il nostro compito è quello di salvaguardare, con ogni mezzo, la vita degli italiani. E permettere al più presto un ritorno alla normalità. Ogni vita conta. Non perdere un attimo, non lasciar nulla di intentato, compiere scelte meditate ma rapide. Non voglio promettere nulla che non sia veramente realizzabile». Con centomila morti, tre milioni di contagiati e un aumento della mortalità complessiva nel 2020 del 15,6% le cifre sul Covid in Italia fanno spavento.
 Combattere le disuguaglianze
Ma il presidente del Consiglio invia «un segnale di fiducia»: con l’accelerazione del piano vaccini «si intravede una via d’uscita non lontana». Per il premier «ognuno deve fare la propria parte nel contenere la diffusione del virus. Ma soprattutto il governo deve fare la sua. Anzi deve cercare ogni giorno di fare di più». Per i vaccini «si privilegeranno le persone più fragili e le categorie a rischio. Aspettare il proprio turno è un modo anche per tutelare la salute dei più deboli – ha sottolineato Draghi – questo non è il momento di dividerci ma è il momento di dare una risposta alle tante persone che soffrono per la crisi economica, che rischiano di perdere il posto di lavoro, di combattere le disuguaglianze. In un solo anno il numero di italiani che vivono in povertà assoluta è aumentato di oltre un milione, mentre si sono acuite altre disparità, prima fra tutte quella tra donne e uomini».
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8 Marzo 2021
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