“Mario Draghi ascolti anche le periferie”
“Periferia Italia chiede che il nuovo governo non ignori le esigenze delle aree periferiche e delle zone interne”. A parlare è Antonio Tedeschi, segretario di Periferia Italia. In una lettera aperta, rivolta al presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi, Periferia Italia avanza cinque richieste specifiche, relative ad altrettante tematiche fondamentali. “Ci aspettiamo che d’ora in avanti il governo prenda in considerazione le esigenze di milioni di cittadini che vivono questi territori”, continua Tedeschi. Ecco i punti su cui andare ad agire nell’immediato:
Recovery Fund: parte dei fondi deve essere necessariamente destinata alle strade provinciali, statali e comunali che interessano le periferie e le aree interne. Parliamo di oltre 837mila Km di strade, che necessitano di manutenzione ordinaria e straordinaria.
Piano vaccini: servono più punti di somministrazione, anche nei Comuni con meno di 5mila abitanti. Medici di famiglia, pediatri e farmacie devono essere coinvolti. Punti strategici come palestre e sedi della Protezione civile devono essere adibiti a punti di somministrazione.
Ministero delle periferie e delle aree interne: occorre creare un ministero ad hoc che si occupi delle esigenze di questi territori per garantire sicurezza, lavoro e sanità nelle aree dimenticate dalle Istituzioni.
Piccole e medie imprese: rilanciare il lavoro nei territori periferici e nelle aree interne, sostenendo economicamente le imprese che vogliono stabilirsi in questi territori. Chiediamo l’annullamento delle tasse per le attività messe in difficoltà dall’emergenza sanitaria e la riapertura senza limiti di orari, prevedendo maggiori controlli sul rispetto delle norme sanitarie.
Sicurezza: rafforzare da subito la sicurezza nelle aree periferiche e nelle zone interne, così da attrarre investitori in grado di garantire posti di lavoro e invertire la tendenza allo spopolamento di questi territori.
“Periferia Italia è la voce di una generazione che negli anni è stata penalizzata dalle scelte poco oculate fatte dalla politica – sottolinea Tedeschi –; quella stessa politica che ci ha condannato alla precarietà, a lasciare il nostro Paese, le nostre famiglie e i nostri affetti. Noi non ci siamo arresi, siamo rimasti e abbiamo unito le forze con l’intento di sviluppare e migliorare le condizioni di vita delle popolazioni che vivono i territori emarginati”. “È arrivato il momento che anche le Istituzioni si prendano carico delle loro responsabilità e ascoltino la voce dei territori – conclude -, ecco perché chiediamo che il nuovo governo prenda seriamente in considerazione le nostre richieste. Siamo pronti a dialogare e a metterci in gioco”. Lucrezia Montali
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