Ripartenza, il calcetto già scalda i muscoli
A breve ripartirà anche lo sport di contatto. Il semaforo verde alla ripartenza sembra essere ormai una questione di ore. Ad annunciarlo con un post sui social è stato Vincenzo Spadafora, il ministro per le Politiche giovanili e lo Sport, che attende l’assenso del ministro della Salute, Roberto Speranza.
Attività. Far ripartire lo sport di contatto significa far ripartire una serie di attività legate all’attività sportiva. Significa riaprire piscine, palestre, palazzetti e migliaia di circoli sportivi che fino ai primi di marzo erano animate da agonisti ma anche da semplici amatori. Significa riattivare un importante aspetto dell’economia con i gestori degli impianti che in questi mesi hanno parecchio sofferto. Riaprire agli sport di contatto vuol dire ritorno dei giovani sui campi degli svariati sport, dal calcetto al tennis, dal basket e pallavolo a quelli della ginnastica. Sport di contatto significa che gli atleti di sport quali la lotta, il judo, il karate e il pugilato possono ritornare, sempre seguendo i protocolli sanitari per evitare la diffusione del coronavirus, nelle palestre. L’atletica leggera in Italia ha già ripreso a gareggiare all’insegna del distanziamento sociale con corsie lasciate vuote e comunque pochi atleti iscritti nei concorsi. Prossimo passo sarà quello di far ritornare il pubblico negli stadi del calcio ma anche nei palazzetti per seguire i tanti altri sport.
Austria. Nella vicina Austria dall’1 luglio per seguire gli eventi sportivi potranno accedere 1.000 persone, numero che può salire a 1.250 in alcune situazioni. Sempre in Austria, da settembre il pubblico potrà tornare ad assistere ad eventi sportivi e agli spettacoli. Nelle strutture all’aperto il numero massimo di accessi consentito sarà di 10.000 persone, 5.000 in quelle al coperto. I posti dovranno essere pre-assegnati e rispettare il distanziamento sociale.
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