McCartney attacca l’Italia «Rimborsate i miei fan»
Nessun rimborso per i concerti annullati, ma in cambio solo dei voucher: «Un insulto per i fan». A tuonare contro il decreto del governo italiano e Assomusica è sir Paul McCartney, che dalla sua pagina ufficiale di Facebook, in italiano e in inglese, usa parole di fuoco: «E’ veramente scandaloso che coloro che hanno pagato un biglietto per uno show non possano riavere i loro soldi. Senza i fan non ci sarebbe musica dal vivo. Siamo fortemente in disaccordo con ciò che il governo italiano e Assomusica hanno fatto. A tutti i fan degli altri Paesi che avremmo visitato quest’estate è stato offerto il rimborso completo. L’organizzatore italiano dei nostri spettacoli ed i legislatori italiani devono fare la cosa giusta in questo caso. Siamo tutti estremamente dispiaciuti del fatto che gli spettacoli non possano avvenire ma questo è un vero insulto per i fan». Due le date italiane saltate del baronetto, oggi a Napoli e il 13 giugno al Lucca Summer Festival. Sempre sulla pagina Facebook dell’ex Beatles si ripercorre la vicenda e spiega: «Il 7 maggio 2020 è stato annunciato che, a causa della pandemia globale del Covid-19, il tour estivo di Paul McCartney sarebbe stato cancellato. La cancellazione è stata fatta sul presupposto che a tutti coloro che avevano acquistato un biglietto per gli spettacoli sarebbe stato offerto un rimborso totale del prezzo del biglietto pagato. Mentre ciò è avvenuto in tutti gli altri paesi che Paul e la sua band dovevano visitare tra maggio e giugno, il governo italiano, su indicazione di Assomusica (l’Associazione italiana di promotori di musica dal vivo) ha approvato un decreto che autorizza tutti i possessori dei biglietti precedentemente acquistati per gli spettacoli dal vivo di avere la facoltà di richiedere un voucher di pari valore a quello indicato sul biglietto. I soldi provenienti dalla vendita dei biglietti in Italia sono esclusivamente trattenuti dai promoter locali. Abbastanza comprensibilmente, i fan di Paul McCartney sono fortemente amareggiati da questa tipologia di rimborso poiché hanno pagato per vedere un preciso spettacolo, non altri dello stesso promoter». Numerosi i commenti dei fan Italiani e le lamentele indirizzate agli organizzatori del Lucca Summer Festival ai quali viene chiesto di intervenire.
«Crediamo che il Governo abbia identificato nel voucher lo strumento che garantisse il corretto bilanciamento tra la legittima delusione del fan che non potrà assistere ad un determinato concerto e l’esigenza vitale di sostenere l’intera filiera dello spettacolo» afferma la D’Alessandro e Galli, la società organizzatrice dei concerti di Paul McCartney in Italia, replicando alle affermazione dell’ex Beatle. «Abbiamo preso visione delle dichiarazioni di Paul McCartney da lui rilasciate questa mattina. Comprendiamo pienamente – afferma la società – l’amarezza dell’Artista che teneva a questi due concerti che avrebbero segnato il suo ritorno in Italia così come comprendiamo il suo dispiacere di fronte al disagio che i suoi fans dovranno sostenere non ricevendo un rimborso diretto bensì in voucher». «Questa formula di rimborso è una misura straordinaria di cui lo staff di Paul Mc Cartney era perfettamente a conoscenza da prima della cancellazione e che, come è noto, è stata istituita dal Governo Italiano per far fronte a una crisi senza precedenti che rischiava di dare un colpo fatale all’industria della musica dal vivo e ai circa 400.000 lavoratori che ne fanno parte e che rischiano di non poter lavorare per un anno». Secondo Assomusica anche la Germania avrebbe adottato la formula del rimborso.
Immediatamente si è innescata una polemica, con le associazioni dei consumatori che plaudono alla dura presa di posizione dell’artista britannico.
© RIPRODUZIONE RISERVATA