Caccia al coccodrillo avvistato in due fiumi

Grande caccia al coccodrillo del Nilo avvistato tre volte nelle acque dei fiumi Duero e Pisuerga, in Spagna, nella zona di Valladolid. Una maxi operazione che coinvolge guardia civile, forze di polizia, ambientalisti del Servizio di protezione della natura (Seprona) e del Gruppo delle attività subacquee (Geas) oltre a biologi ed esperti del ministero per la Transizione ambientale.
Coccodrillo del Nilo. L’intervento è scattato alle prime ore del giorno, dopo l’avvistamento nel fine settimana a Simancas di un coccodrillo lungo circa 1,5-2 metri, come confermato da Francisco Sánchez, agente di polizia a Simancas. Un biologo ha identificato il coccodrillo come appartenente alla specie molto pericolosa del Nilo e ora le ricerche si sono intensificate per evitare che si sposti dal tratto di fiume in cui è stato avvistato, con l’obiettivo di catturarlo. I coccodrilli del Nilo, lunghi fino a 6 metri e con un peso che può raggiungere i 750 chili, vivono solitamente nei fiumi di paesi quali Egitto e Sudafrica. Secondo stime concordanti, in Africa ogni anno uccidono 200 persone.
Allarme. Le autorità locali hanno già allertato le popolazioni delle località di Simancas, Tordesillas, San Miguel del Pino e Villamarciel della presenza del pericoloso rettile, invitando residenti, pescatori e sportivi a non avvicinarsi al fiume Duero, molto frequentato dai locali. Secondo le autorità di Simancas, il coccodrillo sarebbe fuggito da un’abitazione nei pressi del fiume, avvertendo che “può essere davvero molto pericoloso”.