Eddy Anselmi
10:07 pm, 5 Febbraio 20 calendario

Il cuore nazionale batte a Sanremo

Di: Redazione Metronews
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Perché Sanremo è Sanremo? È la domanda che si fa all’inizio della sua monumentale guida al festival Eddy Anselmi (“Il festival di Sanremo”, De Agostini p. 800, euro 19,90). 70 anni di storie, cantanti, serate per una vera e propria Bibbia per gli appassionati del genere. Dalle polemiche alle tragedie, passando per alti e bassissimi, una manifestazione che fa parte del Dna di una nazione.
Che cosa è Sanremo?
«Sanremo è una particolarità tipicamente italiana, come il Capodanno cinese o la festa del ringraziamento per gli Americani: eventi che esistono solo in uno specifico nazionale e paralizzano un paese per una settimana. È forse l’unica cosa che noi italiani abbiamo edificato spontaneamente che va dalle Alpi alla Sicilia».
Il Festival ha avuto varie fasi, alcune molto calanti. Come mai Sanremo si riprende sempre?
«È come una squadra di calcio. Ogni tanto vince lo scudetto, ogni tanto va in serie B, in altre fasi vivacchia o va in Europa».
Oggi che fase è?
«Ha recuperato pubblico anche tra i giovani di oggi che sono meno snob dei quindicenni degli Anni 80. Lo guardano senza pregiudizi e infatti sui social spopola».
Il ritorno di Albano e Romina, la reunion dei Ricchi e Poveri. Che senso hanno in una gara dove c’è Achille Lauro?
«Sanremo non dà al paese quello che vuole, ma quello che si pensa che il paese voglia. E quindi ci sono proposte più rassicuranti e altre più coraggiose».
La sua canzone preferita?
«Cambia sempre. L’altro giorno era “Mi manchi” di Fausto Leali dopo che gliel’ho sentita fare al piano». voce.
La più importante?
«Per quello che ha rappresentato “Volare” di Domenico Modugno che allora sincronizzò l’orologio dell’Italia al suo tempo, il 1958. Anche se la più significativa per me resta “La Terra dei cachi” di Elio e le storie Tese, sintesi di tutta la canzone italiana di oggi, ieri e domani.
Chi vince Sanremo?
«La canzone che durante i 5 giorni del Festival fa più parlare di sé. Chi guadagna il faro arriva nei primi tre. Forse vince».
ANTONELLA FIORI
 

5 Febbraio 2020
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