Brexit
10:26 pm, 2 Ottobre 19 calendario

Johnson sulla Brexit Ultimi round per evitare il caos

Di: Redazione Metronews
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La Gran Bretagna ha presentato «proposte ragionevoli e costruttive» di accordo all’Ue, ma uscirà comunque dall’Unione europea il 31 ottobre – ultimo termine per la Brexit- «accada quel che accada». Lo ha dichiarato ieri il primo ministro britannico Boris Johnson alla conferenza dei conservatori a Manchester. «Se non riusciremo ad avere un accordo… che non ci siano dubbi, l’alternativa è il no deal», ha ribadito. 
Due frontiere per 4 anni
La proposta (consegnata ieri a Bruxelles dal capo negoziatore David Frost) che dovrebbe sostituire la controversa clausola di “backstop” sul confine irlandese prevede un “blocco bilaterale” Belfast-Dublino in base a cui l’Irlanda del Nord resterebbe soggetta alle normative comunitarie almeno fino al 2025 per prodotti agroalimentari e manufatti. Il Parlamento nordirlandese deciderebbe poi se conservare lo status quo, o adottare gli standard britannici. In base alla proposta l’Irlanda avrebbe “due frontiere per quattro anni” una volta terminato il periodo di transizione dopo il 2020. Insomma, un sistema di “doppio confine”, uno tra Gran Bretagna e Irlanda del Nord e uno tra quest’ultima e l’Irlanda, in modo da limitare al massimo i controlli per i lavoratori. 
Il piano britannico per una Brexit concordata prevede inoltre che «i movimenti di merci tra Irlanda del Nord e Irlanda siano notificati attraverso una dichiarazione» e che i controlli doganali vengano svolti non a un confine ma nelle sedi dei commercianti.
Dublino e la Ue
L’offerta è già  all’inizio bocciata da Dublino: «Sicuramente  ha dichiarato la ministra degli Affari europei di Dublino, Helen McEntee – non è accettabile per il governo irlandese, ma anche per l’intera Ue». Ora si vedrà. Secondo il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker la proposta  contiene «passi avanti positivi», ma «ci sono ancora alcuni punti problematici che richiedono ulteriore lavoro nei prossimi giorni».  «Il delicato equilibrio raggiunto con l’Accordo del Venerdì Santo deve essere preservato», ha ricordato Juncker.  Intanto la Borsa di Londra, che risente anche delle incertezze legate alla Brexit, ha perso oltre il 3%.

2 Ottobre 2019
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