La paura dei pazienti per il chirurgo interventista
Sono arrivate in Procura diverse segnalazioni di pazienti, anche illustri, del chirurgo del Pini Giorgio Maria Calori che si ritengono danneggiati dal medico arrestato l’altro ieri nell’indagine su presunte tangenti nel mondo della sanità. Come lui è finito ai domiciliari anche Carmine Cucciniello del Pini – Cto, così come i due colleghi del Galeazzi (Lorenzo Drago e Carlo Luca Romanò), mentre l’imprenditore Tommaso Brenicci è in carcere e sarà il primo ad essere interrogato oggi.
Per ora i procuratori aggiunti Eugenio Fusco e Letizia Mannella, titolari del fascicolo, non hanno contestato l’accusa di lesioni volontarie nè le lesioni colpose che richiedono una querela di parte. Dall’ipotesi di lesioni dovrà difendersi nel processo il 6 giugno un altro primario del Pini, Norberto Confalonieri, arrestato l’anno scorso.
Nell’ordinanza di custodia cautelare eseguita dalla Guardia di Finanza, il gip Teresa De Pascale evidenzia quello che definisce «l’approccio interventista» di Calori «volto al maggior guadagno piuttosto che alla cura del paziente» che, scrive, «necessiterà di un approfondimento investigativo volto a esaminare una serie di operazioni chirurgiche forzate».
Il governatore Attilio Fontana ha detto che la Regione si costituirà parte civile e che razionalizzerà gli organi di controllo.
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