STORIE
6:30 am, 20 Marzo 18 calendario

«Fossi stata più giovane sarei rimasta in Africa»

Di: Redazione Metronews
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VICENZA La paura che volesse restare in Africa  i suoi parenti l’hanno  sperimentata anche se solo per un attimo, ma alla fine è tornata a casa dopo tre settimane in Kenya la signora Irma, l’energica nonnetta di 93 anni della provincia di Vicenza diventata una star del web dopo cha la nipote aveva diffuso sui social la sua foto con la valigia all’aeroporto.  Nonna Irma era partita per andare a far visita a un orfanotrofio di Malindi, che aveva contribuito a costruire con le sue offerte negli anni. Una storia di coraggio e incredibile energia: Nonna Irma è rimasta vedova a 26 anni con tre figli e dopo averli cresciuti da sola, ha vissuto anche il terribile dolore della perdita di  un figlio. Ma non si è data per vinta:   ha saputo trasformare  il suo dolore in nuovo amore per tanti figli abbandonati. L’abbiamo intercettata al ritorno dall’aeroporto. «Mia nonna è appena tornata  – ci spiega la nipote Elisa Coltro – e ora deve andare a riposare. Ma più tardi vi risponderà».  Ecco come Irma ci ha raccontato il suo viaggio.
 
Come è andata questa esperienza in Africa?
È andata bene, ma in questi 20 giorni ho visto tanta povertà. Tantissima. Troppa: manca l’acqua, il cibo è poco. Hanno bisogno davvero di tutto.
Che cosa ha fatto in queste tre settimane?
Non sono rimasta 20 giorni in un orfanotrofio. Ho visitato vari posti costruiti dalla missione di Padre Remigio, tre orfanotrofi, un ospedale e poi una scuola. Ai bambini ho regalato caramelle, delle scatoline che faccio con le cartoline, ago e filo e amore. Mi sono spostata, i viaggi erano stancanti perché le strade sono dissestate, c’è tanta polvere che copre tutto, ti soffoca. Siamo stati anche in un villaggio vicino a Malindi dove le persone vivono di pesca. I bambini aiutano i grandi a pescare e le bambine raccolgono la legna per cucinare.
Che cosa le è rimasto più impresso di questi bambini?
Sicuramente la loro incredibile dignità,  pur nelle grandi difficoltà materiali in cui sono immersi.
Perché ha sentito l’esigenza di partire?
Per andare a trovare Padre Remigio, a cui ho donato ogni anno un po’ di soldi per le sue missioni, e ora lui da qualche anno è invalido e ricoverato in ospedale in Kenya. Così sono andata a trovarlo e per vedere le sue missioni.
Cosa ha imparato dall’Africa?
Credo che se fossi stata più giovane sarei rimasta per aiutare e per insegnare quello che so fare. Ora sono troppo vecchia ma chi può vada. C’è tanto bisogno di aiuto. Donate ai poveri, tanto i soldi non ce li portiamo nella  tomba.
VALERIA BOBBI

20 Marzo 2018
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