Di Maio: «All’Ambiente il generale Costa»

ROMA Primo “spoiler” della possibile squadra di governo del M5S. Se Luigi Di Maio riuscisse a formare un governo dopo il 4 marzo, il ministro dell’Ambiente sarebbe il generale di Brigata dell’Arma dei Carabinieri Sergio Costa, comandante della Regione Campania dei Carabinieri forestali. «Costa – ha spiegato Di Maio – è stato impegnato nel contrasto alle ecomafie e al clan dei Casalesi. Ha scoperto la più grande discarica di rifiuti pericolosi in Europa seppellita nel territorio di Caserta mettendo a nudo gli opachi rapporti delinquenziali nell’ambito dei rifiuti tossici. Ha anche scoperto la discarica dei rifiuti nel territorio del Parco nazionale del Vesuvio». Sui futuri altri ministri del M5S non ci sono tantissime indicazioni. L’unica è che «ci saranno donne nei ruoli chiave e avremo una donna al ministero alla qualità della vita, del benessere della famiglie e dei bambini. Gli altri saranno delle sorprese, la divisione tra tecnici e politici è superata».
Referendum Berlusconi
Sul fronte del centrodestra, Silvio Berlusconi ha tenuto una sorta di “arringa” monologo di due ore e un quarto di fronte a candidati, militanti e fedelissimi al Teatro Manzoni di Milano. «Abbiamo già pronto e lo presenteremo presto appena saremo al governo – ha annunciato Berlusconi – un referendum perché è venuto il momento che noi italiani possiamo scegliere, votandolo, il presidente della Repubblica e il vincolo di mandato per i parlamentari eletti». Berlusconi ha poi replicato alle nuove accuse di rapporti con la mafia. «Con infamia proseguono a buttarmi addosso accuse di questo genere – ha detto il leader di Forza Italia – io sono una vittima della mafia, lo sono stato con le minacce a me, ai miei figli e alle mie aziende».
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