Erdogan in missione non convince la Ue

ROMA Sono state deluse le aspettative del presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, di un ammorbidimento degli ostacoli all’ingresso di Ankara in Europa che erano uno degli scopi della sua visita a Roma, con contorno di affari bilaterali. Primo capo di Stato turco a recarsi in Vaticano da 59 anni, Erdogan ha ricevuto in dono da Papa Francesco un medaglione con un angelo della pace che «strangola il demone della guerra, simbolo di un mondo basato sulla giustizia». E da Bruxelles, più prosaicamente, si è fatto sentire un portavoce della Commissione, Alexander Winterstein: «Nel processo di adesione all’Unione Europea – ha detto – la Turchia si sta muovendo nella direzione opposta».
«Colloquio franco»
Erdogan ha incontrato il presidente della Repubblica Mattarella, in un colloquio definito «franco e rispettoso», durante il quale «sono state ribadite le rispettive posizioni». Compresa la freddezza sulle pretese di ingresso in Europa. Sul fronte bilaterale, invece, si tiene aperto il dialogo che «in alcuni ambiti degli accordi già operativi vede una cooperazione molto stretta e positiva». Stesse valutazioni con il premier Gentiloni.
Scontri a Castel Sant’Angelo
Intanto Roma ha vissuto una giornata blindata, con 3.500 uomini in campo. Nell’unica manifestazione autorizzata si sono registrati scontri con alcuni feriti. Il sit-in promosso da Rete Kurdistan Italia nei giardini di Castel Sant’Angelo è degenerato quando un gruppo ha tentato di forzare il cordone in direzione Vaticano.
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