Strage in fabbrica: 3 operai uccisi dai gas

Tre operai morti e un quarto in gravissime condizioni. È il bilancio dell’incidente sul lavoro che si è verificato ieri nell’azienda Lamina di via Rho a Milano, specializzata nella produzione di materiali ferrosi. Ancora non è chiara la dinamica dei fatti. Sette operai si sarebbero recati in un forno interrato e qui sarebbero stati intossicati dalle esalazioni di azoto o metano. 
Due di loro sarebbero entrati per primi nel pozzo, seguiti da altri due che non li vedevano tornare. Svenuti, sono stati soccorsi e tre sono stati riportati fuori dai vigili del fuoco in arresto cardiocircolatorio, morendo poco dopo in ospedale. Ora bisognerà accertare il rispetto delle protezioni previste, in un’azienda che viene considerata attenta alla sicurezza. Sul luogo si sono subito recati il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e il pm Gaetano Ruta per ascoltare i responsabili della società. 
Le reazioni. Sulla vicenda è intervenuto il premier Paolo Gentiloni, parlando di «terribile incidente» e rivolgendo «un pensiero commosso alle vittime, ai feriti e alle loro famiglie». «È una notizia tragica – ha commentato il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti – in Italia c’è una buona legislazione, ma abbiamo sempre incidenti di questo tipo. C’è bisogno di controllo, e noi controlliamo 200 mila aziende, ma c’è bisogno anche di una grandissima responsabilità degli imprenditori». «Siamo vicini ai familiari colpiti – ha detto il vicesegretario del Pd, Maurizio Martina – ribadiamo l’assoluta necessità che tutti contribuiscano affinchè ogni giorno la sicurezza sui luoghi di lavoro sia un impegno di civiltà e dignità irrinunciabile».