fine vita
9:34 pm, 16 Novembre 17 calendario

Il Papa: “Fine vita? Occorre più saggezza”

Di: Redazione Metronews
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ROMA «No all’accanimento terapeutico, no all’eutanasia». Davanti alla Pontificia Accademia della Vita Papa Francesco pronuncia parole forti che suscitano un forte dibattito: rivoluzione o tradizione? apertura a possibilità di anticipare la morte di pazienti senza speranza o conferma della centralità della tutela della vita? E mentre in Italia la legge sul biotestamento è ferma e continua a dividere, tutte le parti politiche cercano di usare le parole del Papa per legittimare il proprio punto di vista. 
«La medicina – ha detto il Papa – ha sviluppato una sempre maggiore capacità terapeutica. D’altra parte, oggi è anche possibile protrarre la vita in condizioni che in passato non si potevano neanche immaginare. Gli interventi sul corpo umano diventano sempre più efficaci, ma non sempre sono risolutivi: possono sostenere funzioni biologiche divenute insufficienti, o addirittura sostituirle, ma questo non equivale a promuovere la salute. Occorre quindi un supplemento di saggezza, perché oggi è più insidiosa la tentazione di insistere con trattamenti che producono potenti effetti sul corpo, ma talora non giovano al bene integrale della persona». «È dunque moralmente lecito rinunciare all’applicazione di mezzi terapeutici, o sospenderli, quando il loro impiego non corrisponde a quel criterio etico e umanistico definito “proporzionalità delle cure”», continua il Papa citando il magistero. «Non attivare mezzi sproporzionati o sospenderne l’uso, equivale a evitare l’accanimento terapeutico.
No all’accanimento terapeutico, no all’eutanasia, che rimane sempre illecita, in quanto si propone di interrompere la vita», sottolinea.
OSVALDO BALDACCI

16 Novembre 2017
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