Fine vita
1:52 pm, 25 Novembre 22 calendario

Cappato di nuovo in Svizzera per un suicidio assistito ad un malato

Di: Redazione Metronews
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Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, si trova di nuovo in Svizzera per accompagnare un uomo, affetto da parkinsonismo atipico, in una struttura dove possa accedere al sucidio assistito.

«Mio marito Romano è affetto da una grave malattia neurodegenerativa, una forma di Parkinson molto aggressiva che gli ha paralizzato completamente gli arti e che ha prodotto una disfagia molto severa che lo porterà a breve a un’alimentazione forzata. Quando a inizio luglio Romano ha espresso in maniera molto responsabile e consapevole il desiderio di interrompere questa lunga sofferenza, ci siamo rivolti per informazioni all’Associazione Luca Coscioni e abbiamo chiesto aiuto anche a Marco Cappato. Tutto questo per evitare problemi legali visto che nel nostro Paese non esiste un quadro legislativo chiaro sulla scelta del fine vita che è un diritto fondamentale dell’uomo». Sono le parole della moglie del signor Romano, che è stato accompagnato da Marco Cappato in Svizzera, registrate la sera del 24 novembre.

Si tratta di una «nuova disobbedienza civile», chiarisce Cappato, «dal momento che la persona accompagnata non è tenuta in vita da trattamenti di sostegno vitale, quindi, come la 69enne veneta Elena Altamira», malata terminale di cancro morta in Svizzera la scorsa estate con suicidio assistito, «non rientra nei casi previsti dalla sentenza 242/2019 della Corte costituzionale sul caso Cappato-Dj Fabo per l’accesso al suicidio assistito in Italia».

25 Novembre 2022
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