Roma, la festa del cinema promette una star a sera
ROMA La promessa di “una star a sera sul red carpet” e un direttore confermato. Come si sa, Antonio Monda, sarà il direttore artistico (per i prossimi tre anni) della Festa del Cinema di Roma che il 26 ottobre apre i battenti per la dodicesima volta. Trentanove film e documentari in selezione ufficiale, 14 anteprime mondiali, 4 eventi speciali, 12 incontri ravvicinati, 4 preaperture, 4 restauri e omaggi, 17 altri eventi e 31 Paesi partecipanti.
Questi i numeri di una Festa che, come ha detto Piera Detassis, presidente della Fondazione Cinema per Roma, «vuole portare un’aria di festa dentro la città e dare voce al desiderio, per cogliere quello che è un vero cambiamento del cinema. La Festa deve spalancare le finestre e intrecciare autorialità e genere, letteratura e serialità, creatività e industria perché senza questo sarebbe solo un party e non lo vogliamo».
Ulteriori spiegazioni vengono direttamente da Monda: «Ci saranno le star ma non solo; ci saranno molti giovani e molte donne, una star ogni sera sul red carpet e molto spazio dedicato allo sport. Mentre, tra i documentari, ospitiamo due bei film dedicati a Bob Dylan e a Maria Callas».
Si comincia allora da “Una questione privata” di Paolo e Vittorio Taviani (in concorso), interpretato da Luca Marinelli e con un inedito Nanni Moretti, passando per gli zombie dei Manetti e chiudendo con “The Place” di Paolo Genovese.
Alla Festa del Cinema, un esercito di star nostrane, da Valerio Mastandrea a Sabrina Ferilli passando per Vinicio Marchioni e il premio alla carriera che Sorrentino consegnerà a David Lynch.
E che non si dica a Monda che i film italiani in concorso sono pochi (quello dei Taviani e di Genovese): «Quest’anno – spiega – abbiamo puntato sulla selezione, prendendo solo i film che ci convincevano ed evitando le riserve indiane per nazionalità.
SILVIA DI PAOLA
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