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9:56 pm, 8 Ottobre 17 calendario

Il mondo appeso a un tweet Trump minaccia Nord Corea

Di: Redazione Metronews
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USA Parole dure ma misteriose di Donald Trump risuonano come un pesante avvertimento alla Corea del Nord. Con Pyongyang, «solo una cosa funzionerà!», scrive in un tweet il presidente Usa, senza però specificare “cosa”. Dopo una cena con i generali statunitensi (da alcuni militari però arrivano critiche alla sua linea), in una serie di tweet, Trump ha lamentato che «presidenti e amministrazioni hanno dialogato con la Corea del Nord per 25 anni… non ha funzionato». Per fermare le ambizioni nucleari di Pyongyang sono stati fatti accordi e «pagate ingenti somme di denaro». Ma, «gli accordi sono stati violati prima ancora che l’inchiosto si asciugasse, facendo fare la figura degli stupidi ai negoziatori Usa». Per questo, ha minacciato Trump, con il regime di Kim Jong Un, «solo una cosa funzionerà!». La minaccia arriva mentre dalla Corea rimbalza la voce di un imminente prossimo test missilistico, con un missile capace di colpire l’America. Forse già domani, in occasione dell’anniversario della fondazione del partito comunista al potere a Pyongyang. 
Ma la Corea non è l’unico bersaglio di Trump, che sta rovesciando (consapevolmente) tutta la linea di dialogo messa su dall’amministrazione Obama. Esempio evidente è l’Iran. In settimana quasi certamente Trump non sottoscriverà il via libera al proseguimento dell’accordo nucleare con l’Iran, lasciando al Congresso la decisione su cosa fare. E la tensione nell’area è salita. I Pasdaran iraniani hanno fatto sapere che se ci saranno nuove sanzioni contro Teheran, le basi Usa nella regione saranno a rischio. In Medio Oriente, poi, dalla Siria all’Iraq all’Afghanistan, Trump parla di disimpegno ma al contempo spinge sull’acceleratore militare molto più del suo predecessore che aveva avviato il ritiro dall’Afghanistan e reso non combattenti le truppe Usa in Iraq. 
E poi c’è Cuba. Obama tra i suoi ultimi atti di rilievo aveva avviato il disgelo con l’isola caraibica. Altro passo sempre criticato da Trump. Il quale di recente ha provveduto anche a misure relative al personale diplomatico da poco scambiato tra i due Paesi. Un elemento di crisi sono stati i presunti attacchi ai diplomatici Usa sull’isola con misteriose armi sonore che hanno provocato feriti.
E intano in Corea del Nord…
Il leader nordcoreano Kim Jong-un è tornato a difendere lo sviluppo del suo «prezioso» programma nucleare, definendolo necessario a fronteggiare la minaccia statunitense. 
Il Paese celebra in questi giorni due importanti anniversari del regime, che potrebbero essere l’occasione per l’annunciato nuovo test missilistico. 
«Le armi nucleari» della Corea del Nord, ha affermato Kim, «sono un prezioso frutto della sanguinosa lotta del suo popolo per difendere il destino e la sovranità del Paese». Kim ha chiesto che «nel futuro» si continui «in modo invariato su questo cammino».
La sorella di Kim, Kim Yo-jong, regista della propaganda, è stata promossa tra i nuovi membri del politburo.
OSVALDO BALDACCI

8 Ottobre 2017
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