Fumetti
8:00 am, 29 Maggio 17 calendario

Manara: “Le mie donne ispirate a Venere”

Di: Redazione Metronews
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ROMA Fino al 9 luglio, alla Pelanda, il Maestro del fumetto italiano Milo Manara sarà il grande protagonista della terza edizione di Arf! a Roma, con una mostra imperdibile che ripercorre le tappe salienti della sua ormai lunga carriera.
Roma e Manara: quanto è stata importante la Città Eterna nella sua carriera?
Enormemente, soprattutto dopo essere diventato amico di Fellini, perché con lui come guida ho avuto modo di conoscerla davvero bene e me ne sono innamorato. La sua storia, la sua aura magica, per me hanno sempre rappresentato una fonte di ispirazione privilegiata. E poi, va da sé, è stata fondamentale per tutte le grandi possibilità di lavoro che mi ha offerto.
Quando le capita di tornarci, come la trova?
Beh, a livello di fascino e di affetto nei miei confronti direi immutata. Trovo invece che nel corso degli anni sia nettamente peggiorata a livello di traffico e di spostamenti. Non che ai tempi di Fellini muoversi fosse poi così facile (potrei raccontare tanti aneddoti in proposito), ma negli ultimi tempi le cose mi sembrano precipitate.
Esiste nella sua arte un ideale femminile assoluto al quale si ispira quando disegna le sue eroine?
I miei personaggi, a ben vedere, si somigliano molto tra loro e non solo per una questione meramente grafica. Tendono tutti a un archetipo, che è Venere. È lei la mia donna ideale, come d’altronde lo è stata da tempi immemorabili per tanti artisti che sono venuti prima di me.
Quale dovrebbe essere la vocazione del fumettista, oggi?
Non credo si debba ragionare tanto in termini di vocazione come si faceva una volta, quanto più in termini di libertà. Il fumetto di oggi è un mondo molto più libero rispetto a tanti anni fa. Si può fare davvero di tutto, non ci sono restrizioni di genere o di ispirazione. Basta avere personalità e sapersi gestire per fare davvero ciò che si vuole.
Dunque apprezza il mondo del fumetto contemporaneo?
Sì, certo. E non solo io, visto che Zerocalcare e Gipi sono stati addirittura in lizza per vincere un premio letterario. Questo dà un po’ la misura dei tempi, credo. E d’altronde loro due sono bravissimi. Gipi è un acquerellista straordinario e Zerocalcare, che pure appartiene a una generazione completamente diversa dalla mia, crea delle storie davvero notevoli.
Cosa consiglierebbe a un giovane che si avvicina a questo mondo?
Sicuramente di non fermarsi ai manga come fanno, invece, in tanti. Il fumetto è  incredibilmente ricco e diversificato, perché fossilizzarsi solo su quelle cose che poi si vedono in televisione? Bisogna provare, sperimentare, essere curiosi.
C’è qualcosa di nuovo che le piacerebbe fare in un futuro prossimo?
Sì, mi piacerebbe tanto creare qualcosa d’animazione che sia completamente mio. Qualcosa che riuscisse ad evocare le atmosfere del grande Miyazaki. Un po’ ci sto lavorando, anche se attualmente sono impegnato in un progetto con Adriano Celentano. Vedremo, spero proprio di riuscirci.
 
DOMENICO PARIS

29 Maggio 2017
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