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8:25 pm, 20 Aprile 17 calendario

Sfida per l’Eliseo con l’incubo Frexit

Di: Redazione Metronews
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FRANCIA Domenica quasi 47 milioni di elettori francesi saranno chiamati alle urne per il primo turno delle elezioni presidenziali e mai come quest’anno la situazione sembra incerta, con i quattro maggiori candidati racchiusi in una manciata di punti. Secondo gli ultimi sondaggi il centrista Emmanuel Macron avrebbe consolidato il suo vantaggio sulla leader dell’estrema destra, Marine Le Pen. Più staccati il repubblicano Francois Fillon e Jean-Luc Melenchon, candidato dell’estrema sinistra in forte recupero. Quanto al secondo turno di ballottaggio, in programma il 7 maggio, sempre secondo i sondaggi la Le Pen uscirebbe in ogni caso sconfitta da qualsiasi avversario.
Il nodo dell’astensionismo
Determinante – in una partita così ravvicinata e con quasi il 30% degli elettori ancora indecisi – sarà l’affluenza. Così come la composizione sociale dei diversi elettorati, che fa presagire una Francia spaccata e frammentata. Dunque non sono escluse sorprese, che potrebbero pesare anche nelle successive elezioni legislative dell’11 e 18 giugno che determineranno la composizione della nuova Assemblea nazionale. A spaventare è l’incubo “Frexit”, l’uscita della Francia dalla Ue, con il vento anti-europeista che – se premiato dagli elettori – potrebbe portare ad un inarrestabile e pericoloso effetto domino sugli altri Paesi che andranno presto al voto, Italia compresa.
«La morte dell’Europa»
«Bisogna essere coscienti che la Frexit sarebbe la morte dell’Europa e un indebolimento terribile per la Francia», ha messo in guardia il commissario europeo Pierre Moscovici. «Con una vittoria di Marine Le Pen – ha aggiunto l’economista francese Jean Paul Fitoussi – si entrerebbe in un periodo totalmente buio e di incertezza assoluta». «Lascerò al mio successore una Francia in forma migliore rispetto a quella che ho trovato nel 2012». È quanto ha affermato il presidente uscente, François Hollande: «Voglio che il mio successore possa andare avanti e non essere tentato di demolire o disfare ciò che è stato fatto in 5 anni».
METRO

20 Aprile 2017
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