SIRIA
8:12 pm, 4 Aprile 17 calendario

Raid con i gas in Siria fa strage di bambini

Di: Redazione Metronews
condividi

SIRIA Un attacco micidiale dal cielo, prima con gas nervini (sarin) messi al bando e poi con ulteriori bombardamenti degli ospedali dove erano stati portati i feriti, molti dei quali bambini. È l’orrore del raid aereo con armi chimiche lanciato in Siria contro il quartiere Shemali della cittadina di Khan Sheikhun, dove avevano trovato scampo i rifugiati scappati da Hama. La cittadina colpita si trova nella provincia nord-occidentale di Idlib ed è sotto il controllo dei ribelli contrari al governo di Damasco. Per questo il regime di Bashar Al-Assad è stato indicato da più parti come autore dell’attacco che ha provocato oltre 60 vittime – cento secondo altre fonti – fra le quali undici bambini.
Immagini terribili
Le testimonianze, rafforzate da fotografie e video, riferiscono che centinaia di civili presentavano i sintomi (naso che cola, pupille contratte e schiuma alla bocca) caratteristici degli effetti delle armi chimiche. «Immagini sconvolgenti, l’umanità è morta oggi in Siria», è stato il commento in lacrime di Andrea Iacomini, portavoce di Unicef Italia. «Siamo oltre l’inferno – ha aggiunto Save the Children Italia – le immagini che arrivano dalla Siria, i corpi senza vita di quei bambini, sono la testimonianza che siamo di fronte ad un orrore che è quello già visto nei campi di concentramento nazisti. Nessuno può più tacere o aspettare di fronte a tutto questo».
Le reazioni internazionali
E la Comunità internazionale ha reagito. La Commissione d’inchiesta delle Nazioni Unite sui diritti umani in Siria ha avviato subito indagini sul bombardamento, ricordando che l’uso di armi chimiche come gli attacchi contro strutture mediche sono «crimini di guerra e gravi violazioni del diritto umanitario internazionale». Sia la Francia che la Gran Bretagna hanno chiesto un incontro di emergenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che è stato fissato per mercoledì alle 10 locali (le 16 in Italia). Il presidente francese Hollande, la Casa Bianca e l’Alto rappresentante Ue per gli Affari esteri, Federica Mogherini, hanno puntato con decisione il dito contro Bashar Al-Assad. Ma fonti governative siriane hanno respinto le accuse, definendole «false e infondate». Le forze siriane, ha detto un esponente dell’esercito, «non possiedono e non hanno usato armi chimiche».
METRO

4 Aprile 2017
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo