Resa dei conti ad Alatri per l’omicidio di Morganti
FROSINONE Botte, parabrezza distrutti, calci e pugni ad auto, anche nel traffico. Ad Alatri si sono scontrati due gruppi di conoscenti di Emanuele Morganti. Un gruppo voleva farsi giustizia da solo in cerca degli indagati, mentre l’altro ha cercato di bloccarli. La situazione ad Alatri è estremamente tesa, tanto che le famiglie degli indagati e dei due arrestati hanno dovuto lasciare il paese. Nessun avvocato della cittadina ha voluto accettare la difesa degli indagati. Due fratelli sono stati fermati a Roma per il pestaggio e l’omicidio del ragazzo 20enne picchiato fuori da un locale e morto dopo due giorni di agonia. I due, secondo il pm, «avrebbero attuato la condotta violenta nella fase terminale degli eventi, che ha determinato l’esito letale». Ci sono poi altri indagati, mentre la dinamica sarebbe partita da un ubriaco che ha spintonato la vittima al bar per una bevanda, e ne è scaturita una rissa. La vittima è stata colpita dai due fermati con pugni alla testa, infine sarebbe stata uccisa con un tubo metallico.
METRO
© RIPRODUZIONE RISERVATA