LA BUFERA PD
4:37 pm, 19 Febbraio 17 calendario

Pd, Renzi si dimette Sarà congresso. “Mi ricandido”

Di: Redazione Metronews
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Matteo Renzi lascia la segreteria dal Partito democratico, e il congresso, dice all’assemblea del partito, “si farà nei tempi statutari”. Durante un intervento durato poco più di 40 minuti l’ex presidente del consiglio invita la minoranza a smetterla con le divisioni (“fuori da qui ci prendono per matti”), la esorta a non continuare a minacciare la scissione (“la sola parola mi fa soffrire”) e mette in guardia chi si ricandiderà a guidare il partito: “Avete il diritto di sconfiggerci, non quello di eliminarci”, ha avvertito. 
Ricandidatura. “Non potete chiedere a chi si dimette per fare il congresso di non candidarsi perché solo così si evita la scissione. Questa non è una regola del gioco democratico”, ha avvertito Renzi. Il congresso si deve fare per non essere come gli altri partiti, ha sottolineato mandando una stoccata al Movimento 5 stelle e a Forza Italia. “Sarebbe una cosa allucinante per tutti” se il governo fosse al centro del congresso. “Noi rispettiamo l’azione del governo e i poteri del presidente della Repubblica e diamo tutti una mano per chiudere le partite” che l’Italia deve affrontare. Durante il congresso, spiega, si dovrà ragionare di argomenti centrali: di che cosa è la sinistra di oggi”, ad esempio.
Passo indietro. Alla platea Renzi ha confidato anche di aver pensato di fare un passo indietro, dopo le dimissioni da palazzo Chigi, “per sistemare questa assurda situazione” della continua polemica all’interno del partito. “Ci ho pensato sul serio, mai come questi due mesi e mezzo siamo stati laici nelle decisioni, abbiamo ascoltato tutti, ma accettare oggi che si possa dire di no a una candidatura, accettare che possa essere eliminata una persona, sarebbe un ritorno al passato. Noi stiamo insieme per confrontarci” e “non accetteremo mai, mai, mai e poi mai che qualcuno ci dica ‘tu non vai bene, tu non sei parte di questa comunità”. E ancora: “Tutti si sentano a casa nel Pd, anche liberi di discutere e di litigare. A chi per tre anni ha pensato che si stava meglio quando si stava peggio, non dico che siamo nemici e neanche avversari, dico mettetevi in gioco”. 

19 Febbraio 2017
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