Divertissement colto e pop in salsa yiddish

MILANO Una novità assoluta per l’Italia. Già, perché, da stasera al 13, il sipario della Sala AcomeA del Franco Parenti si alzerà su Le variazioni Goldberg, il testo-shock di George Tabori con protagonista Luca Micheletti, anche regista della messinscena, affiancato sul palco da Marcella Romei, Michele Nani, Pietro De Pascalis, Claudia Scaravonati, Barbara Costa e con Rossella Spinosa al piano. La pièce, ambientata a Gerusalemme, racconta di un gruppo di teatranti dell’era post-atomica impegnati a mettere in scena la Bibbia. Tabori si fa carico qui di risalire alle origini dell’identità religiosa e morale dell’Occidente e di tradurre per la scena i rischi e i paradossi nel “prendere alla lettera” il testo sacro e del servirsene come terreno di scontro ideologico.
Con un taglio umoristico, feroce e spregiudicato, Tabori illuminerà in questo divertissement colto e pop in salsa yiddish le contraddizioni millenarie che regolano i rapporti dell’uomo con le religioni, il suo rifiuto e il suo bisogno della fede e le vie per sfuggirle “interpretandola”.
Ma a debuttare anche, da stasera al 13 nella Sala Appartamento del Franco Parenti, sarà il monologo Maledetto nei secoli dei secoli l’amore dal racconto di Carlo D’Amicis. Un progetto di Valentina Sperlì, anche interprete, e di Renata Palminiello, regista, che è una sorprendente visuale sull’infelicità, sulla follia e sul tormento dello stato amoroso (Info: teatrofrancoparenti.it).
 
ANTONIO GARBISA