Libia
8:47 pm, 12 Ottobre 16 calendario

Trattative in corso per gli italiani rapiti

Di: Redazione Metronews
condividi

LIBIA Dall’Algeria e dalla libia arrivano notizie relative ai due operai italiani sequestrati in Libia nel settembre scorso. Ma non ci sono conferme indipendenti. Che non ci sia alcun riscontro alle notizie che arrivano dall’Algeria sarebbe emerso dopo l’audizione del generale Giovanni Caravelli, numero due dell’Aise. La nostra intelligence, al lavoro per la vicenda degli italiani Bruno Cacace e Danilo Calonego,  rapiti vicino Ghat, nel sud della Libia, lo scorso 19 settembre, non conferma dunque la notizia, rilanciata dall’organo di informazione online Middle East Eye, che cita fonti della sicurezza algerina, secondo la quale i rapitori avrebbero chiesto un riscatto di quattro milioni di euro per il rilascio degli ostaggi. Le stesse fonti hanno parlato di un gruppo composto da libici e algerini e guidato dall’algerino Abdellah Belakahal. Costui sarebbe legato ad al-Qaeda nel Maghreb islamico, ma nel sequestro agirebbe inproprio per soldi. Anche se egli avrebbe minacciato di consegnare gli ostaggi ad al-Qaeda o a una cellula dello Stato islamico se il riscatto non sarà pagato.
Altre notizie rimbalzano dall’est della Libia. Secondo Ibraihim Salem, segretario generale delle Forze armate libiche presso il parlamento libico di Tobruk, Bruno Cacace e Danilo Calonego potrebbero essere liberati nel giro di «due settimane». «Siamo al lavoro con le autorità italiane», ha detto Salem, «I dialoghi sono in corso». Per Tarek Elgaroushi, altro esponente di Tobruk, «purtroppo è una regione di confine, alla frontiera con l’Algeria La configurazione del terreno laggiù non  permette di avere informazioni precisissime».
METRO

12 Ottobre 2016
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo