Terremoto Centro Italia
2:02 pm, 25 Agosto 16 calendario

La solidarietà è in moto Ecco come aiutare

Di: Redazione Metronews
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ROMA Come aiutare la popolazione colpita dal terremoto? Gli italiani sanno essere generosi in momenti tragici come questo e la macchina della solidarietà, dopo il terremoto che ha cancellato Amatrice, viaggia già a mille. Ma donare non è semplice. Le iniziative solidali sono moltissime tanto che il rischio di affidare il proprio contributo a mani disoneste, come in qualche sparuto caso accadde dopo il terremoto de L’Aquila, esiste. Ecco perché il Codacons ha chiesto che ci sia una “cabina di regia” che si occupi di raccordare le iniziative di solidarietà: un Ente, in capo al Ministero dell’Interno, che renda impossibile il fiorire di truffe. Ecco comunque una mappa delle più importanti iniziative già messe in campo.
Su richiesta del Dipartimento della Protezione Civile, d’intesa con le Regioni colpite dal terremoto e grazie agli operatori di telefonia mobile e ai media, è stato attivato il numero 45500 per la raccolta di fondi attraverso l’invio di sms del costo di 2 euro. È possibile donare anche chiamando da rete fissa lo stesso numero. Il servizio è attivato con gli operatori nazionali Tim, Vodafone, Tre, Fastweb, CoopVoce, Wind e Infostrada, TWT, CloudItalia e PosteMobile. I fondi raccolti saranno trasferiti dagli operatori, senza alcun ricarico, al Dipartimento della Protezione Civile che provvederà a destinarle alle regioni colpite dal sisma.
La  Croce Rossa Italiana ha attivato una raccolta fondi (Iban: IT40F0623003204000030631681; causale: “Terremoto Centro Italia”) e creato il numero telefonico 06 5510, dedicato al servizio donazioni, e l’indirizzo email aiuti@cri.it.  Poi però c’è il problema delle sacche di sangue per aiutare i feriti. Il Centro Nazionale Sangue e le quattro associazioni di volontari italiani del sangue (Avis, Croce Rossa Italiana, Fidas, Fratres) sono attivissime in questi giorni: per la donazione si può contattare loro, nelle sedi dislocate in tutta Italia,  o il proprio centro trasfusionale di zona. La richiesta di sangue è altissima.
Save the Children (questo il link per le donazioni) sta lavorando per allestire un primo “Spazio a misura di bambino” ad Amatrice: l’obiettivo è l’allestimento di strutture anche negli altri paesi più danneggiati. Luoghi sicuri in cui i bimbi potranno giocare, sentirsi sicuri e ricevere l’aiuto necessario.
Zingaretti stanzia 5 milioni
«Abbiamo stanziato 5 milioni di euro a sostegno della sostenibilità dell’emergenza attuale. Parliamo di affitto mezzi, elicotteri, e tutto ciò che serve». Lo ha annunciato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, al termine della Giunta straordinaria sui primi provvedimenti per far fronte all’emergenza terremoto. Il governatore del Lazio ( che si appresta a ritornare nelle zone colpite insieme a un gruppo di assessori) ha poi annunciato che il Consiglio regionale del Lazio si appresta a stanziare 1 milione e 300mila euro per i comuni di Amatrice ed Accumuli.
E non dimentichiamo l’amatriciana. Chef e ristoranti si sono attivati  per organizzare iniziative di solidarietà a favore delle vittime. Su Facebook è attivo il gruppo Un’Amatriciana per Amatrice: l’idea è di  mettere una Amatriciana fuori menù e destinare parte dei proventi (a propria discrezione) alla città devastata dal sisma.  La Federazione Italiana Cuochi ha mobilitato il suo Dipartimento di Solidarietà ed Emergenze dotandolo di un furgone logistico ed uno frigo che andranno sui luoghi della tragedia.
Per donare vestiti, cibo, o prestare soccorso sul luogo del disastro un’idea è fare riferimento alle Brigate di Solidarietà Attiva, nate nel 2009 per prestare aiuto alle vittime del terremoto a L’Aquila.
In campo c’è anche il Cai, il club alpino italiano. Chi volesse mettersi a disposizione per partecipare ai soccorsi può contattare il club. Il Corpo Forestale dello Stato è stato da subito sul posto con pattuglie, unità cinofile ed elicotteri.   
Possono dare una mano anche i medici. La Società italiana di medicina generale e delle cure primarie ha messo a disposizione i propri responsabili. Ma una mano importante la si può dare anche con le raccolte di cibo e vestiti: oggi, 25 agosto, i volontari della Pubblica Assistenza saranno al Parco Trenno di Milano dalle 15.30 alle 18.30 per raccogliere vestiti estivi ed invernali. Moltissimi Comuni si stanno organizzando in proprio: in molti casi è sufficiente consultare il sito per sapere come muoversi e donare a livello locale. Come su quello di Roma, per esempio, dove c’è l’elenco completo dei siti (tantissimi) dove andare per donare. A Napoli il punto raccolta principale  è all’ex Opg Occupato – Je so’ pazzo (via Matteo Renato Imbriani, 218).
Il  Consorzio del Grana Padano fornirà confezioni di formaggio da inviare nelle zone interessate dal terremoto attraverso Croce Rossa Italiana e Protezione Civile.
L’Hotel “Gelso” di Rimini ha messo a disposizione la propria struttura per ospitare fino a 40 persone terremotate. Anche un altro albergo, il Mario di Cesenatico (con grande polemica su Facebook perchè l’iniziativa è stata pubblicizzata, tra gli altri, da Fiorella Mannoia e molti hanno erroneamente pensato che la struttura fosse di proprietà dell’artista).  I numeri sono ancora piccoli ma persino gli “host” di Airbnb, ovvero i proprietari che affittano le loro case ad altri privati tramite la  piattaforma americana, stanno aprendo gratuitamente le loro abitazioni alle vittime del sisma.
 
Nuova Banca Etruria ha promosso una raccolta fondi che, oltre a coinvolgere l’istituto di credito e i suoi dipendenti, è attiva per tutti coloro che desiderano effettuare donazioni a sostegno dei territori colpiti dal terremoto di ieri notte. Lo rende noto la banca, segnalando che i versamenti possono essere fatti attraverso il conto corrente intestato a ‘Consulta Prov. Volontariato per la Protezione Civile emergenza terremoto Centro Italià, utilizzando l’Iban IT21O0539014100000000001000.
Caritas Italiana ha stanziato 100mila euro per i primi interventi a sostegno delle popolazioni colpite dal violento sisma. “La rete Caritas segue l’evolversi della situazione ed è attiva sul posto sin dalle prime ore successive al sisma. Ha espresso subito vicinanza e solidarietà alle comunità colpite da questa tragedia – afferma don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana -. Abbiamo stanziato una prima cifra di 100mila euro per provvedere alle necessità più impellenti e siamo in costante contatto con le Caritas diocesane di Rieti, Fermo ed Ascoli Piceno per monitorare i bisogni più urgenti, per poi convogliare gli aiuti nelle zone da cui ci provengono le richieste”.
“Sospendere i mutui”
Scendono in campo anche i lavoratori del credito, chiedendo all’Abi di “avviare da subito una raccolta di fondi che veda la partecipazione di tutte le lavoratrici e i lavoratori del credito, con una quota pro capite di 10 euro. Abbiamo già chiesto inoltre all’Abi, come già attuato nel caso del terremoto in Emilia del 20 e 29 maggio del 2012, di farsi carico presso tutti gli istituti di credito di sospendere le rate dei mutui, dei prestiti e di tutte le altre iniziative finanziare che riterranno opportune per alleviare le popolazioni colpite da questo grave sisma”, dicono ancora i sindacati”.
Ma esiste anche la proposta di destinare il jackpot del Superenalotto ai terremotati del centro Italia.
METRO
 

25 Agosto 2016
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