In manette gli assalitori del tram 15 e Lime Light
GIUSTIZIA Due aggressioni brutali, senza alcun motivo. È quanto si evince dalle indagini che hanno portato in carcere venerdì scorso i due presunti colpevoli dei tentati omicidi del 3 luglio scorso davanti al discoteca Lime Light e in porta Lodovica. A finire in manette il 20enne salvadoregno Omar Antonio Velasquez detto “Chukino”, irregolare, e il 21enne Mauricio Arturo Sanchez Soriano alias “Peludo”, regolare. Entrambi membri della pandilla degli MS-13, gli stessi dell’assalto col machete al capotreno Trenord ed entrambi con precedenti per rissa e porto abusivo di armi da taglio.
Per gli investigatori, Chukino avrebbe accoltellato il connazionale 21enne al collo, all’addome, alla schiena e alle braccia – che poi se la “caverà” con 120 punti di sutura alla gola – davanti alla discoteca chiedendogli insistentemente se fosse membro dell Mara Salvatrucha MS-13 o dell’avversaria Mara 18.
Soriano, invece farebbe parte della gang che poche ore dopo ha assaltato il tram 15 sul quale viaggiava una compagnia di altri ragazzi anche minorenni. Tra di loro Soriano ha creduto di riconoscere – anche stavolta erroneamente – un sudamericano con il quale giorni prima aveva avuto uno screzio. Scatta la rissa, un 18enne albanese interviene in difesa dell’amico e viene accoltellato da Soriano per 4 volte. Il 18enne arriverà in coma all’Humanitas e non si riprenderà più. Si attende solo la dichiarazione di morte cerebrale per ufficializzarne il decesso. METRO
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